Cerca nel sito
Scuola bolognese, mostra, Bologna

Bologna dopo Morandi

A Palazzo Fava una mostra prende in esame settant'anni di arte bolognese, dall'informale ai fumettisti

Piero Manai
Foto Paolo Righi, Meridiana Immagine 
Piero Manai - I quadri nello studio1984-85
A due anni di distanza dal successo della mostra Da Cimabue a Morandi, che passava in rassegna sette secoli di arte a Bologna, partendo da Cimabue fino ad arrivare ai tempi di Morandi, Palazzo Fava ospita fino all'8 gennaio 2017 la mostra Bologna dopo Morandi 1945 – 2015. Curata da Renato Barilli la mostra è composta da 150 opere di una settantina di artisti, tutti nati o attivi a Bologna e dintorni, che hanno influenzato con la loro personalità e il proprio stile la storia dell’arte bolognese dal 1945 fino al 2015.
 
Perchè andare
Il percorso espositivo è articolato in 12 “stazioni”, ognuna delle quali prende le misure sui grandi fenomeni che in quegli anni si sono verificati a livello nazionale e internazionale. Si parte dall’immediato dopoguerra con i fermenti del post-cubismo, recepiti soprattutto da Sergio Romiti, passando per i principali esposnenti dell'informale come Cuniberti, Sartelli, Nanni per poi arrivare alla fine degli anni ’50, con l'opera di un giovane Concetto Pozzati che praticò l’uscita dall’Informale attraverso le “possibilità di relazione”, confluite poi nel clima della Pop Art e diventandone uno dei migliori interpreti. Attorno alla Scuola di Palazzo Bentivoglio, fondata da Vasco Bendini, affiorano in mostra artisti, come Pier Paolo Calzolari, tra i migliori esponenti dell’Arte povera, e Luigi Ontani, risoluto autore di un ribaltamento dal “povero” al “ricco”, attorno a cui si è realizzato il clima del postmoderno, o del citazionismo. Un altro momento di grande importanza si stabilisce attorno ad Andrea Pazienza e ai suoi colleghi, tutti fumettisti di prima qualità. Accanto a chi entra in fenomeni di gruppo, la mostra dà conto anche di presenze solitarie, come Nino Migliori, uno tra i più importanti fotografi italiani.
 
Da non perdere
Presenti in mostra anche gli esponenti della Nuova Officina Bolognese: giovani artisti che ricorrono all’utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione quali le installazioni e l’uso di tecniche digitali, tra cui anche le videoproiezioni, collocate in una stanza specifica. Ricordiamo che le opere in mostra sono provenienti in gran parte dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, dal Mambo e dalla Galleria Comunale di Bologna, nonché dagli artisti stessi e da altre collezioni pubbliche e private.
 
Bologna dopo Morandi 1945 – 2015
Fino all'8 gennaio 2017
Luogo: Palazzo Fava, Bologna
Info: 051 19936305
Sito: www.genusbononiae.it
 
 
I PIU’ BEI MONUMENTI ITALIANI DA VISITARE
Saperne di più su LA MOSTRA DEL GIORNO
Correlati per regione Emilia Romagna
Seguici su:
Le Offerte della Settimana
Altri luoghi da visitare
Chi siamo | Privacy | Cookie policy | Copyright © 2019 GEDI Digital S.r.l. Tutti i diritti riservati