La produzione giovanile di Giovanni Boldini degli esordi macchiaioli è al centro di una grande mostra allestita fino al 6 gennaio negli spazi dei Musei dell'Antico Palazzo dei Vescovi di Pistoia. Si tratta di GIOVANNI BOLDINI. La Stagione della Falconiera che prende ispirazione da un ciclo di pitture murali a tempera che Boldini eseguì durante il suo periodo toscano, sul finire degli anni sessanta dell’Ottocento, presso la Villa La Falconiera che apparteneva allora alla mecenate inglese Isabella Falconer. In mostra l'intero ciclo di pitture murali, distaccato dai muri della villa nel 1974 prima si essere restaurato e sucessivamente collocato proprio nel Palazzo dei Vescovi a Pistoia.
PERCHE' ANDARE
Curata da Francesca Dini con la collaborazione di Andrea Baldinotti e Vincenzo Farinella l'esposizione si propone di riportare in luce lo straordinario momento creativo vissuto del maestro ferrarese in epoca giovanile, quando muovendosi tra Pistoia, Firenze e Castiglioncello, si trovò al centro di una rete di importanti relazioni amicali e professionali che ne segnarono positivamente l’inarrestabile ascesa artistica. Ricordiamo che il ciclo di pitture murali di cui per diverse vicissitudini dopo l'esecuzione nel 1868 si perse subito la memoria, rappresenta un unicum in Europa, non solo per quanto riguarda la produzione artistica del grande pittore ferrarese, ma in generale della corrente macchiaiola, alla quale il Boldini aderì, in modo personalissimo, prima del suo trasferimento a Parigi (1871), dove era destinato a diventare il più importante ritrattista internazionale e icona stessa della Belle Époque.
DA NON PERDERE
Al ciclo pittorico della Villa della Falconiera sono affiancati sedici capolavori realizzati durante gli anni toscani (1864-1871) Tra questi la “Marina” (1870) custodita a Milano, che ha una trasposizione a tempera in una scena nel ciclo della Falconiera; i ritratti di “Telemaco Signorini” (1870) e di “Cristiano Banti” (1866), custoditi presso la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti a Firenze, artisti, legatissimi al Boldini, tanto da averlo sostenuto e promosso non solo durante il suo soggiorno toscano; l’innovativo, per posa e colori, “Giovane paggio che gioca con un levriero” 1869; il raffinato ritratto di “Alaide Banti” in abito bianco (1866) e il superbo ritratto del “Generale Spagnolo”, eseguito durante l’inverno trascorso in Costa Azzurra con la signora Falconer, tra novembre 1867 e marzo 1868 e considerato il capolavoro che ha proiettato il giovane Boldini nell’emisfero dei più grandi ritrattisti di tutti i tempi.
GIOVANNI BOLDINI La stagione della Falconiera
Fino al 6 gennaio 2018
Luogo: Musei dell’Antico Palazzo dei Vescovi, Pistoia
Info: 0573 369275