Si chiama “Genesi” l’ultimo progetto di Sebastião Salgado che raggruppa le fotografie frutto del viaggio che il più importante fotografo documentario del nostro tempo ha compiuto nei cinque continenti per documentare, con immagini in un bianco e nero di grande incanto, la rara bellezza del nostro principale patrimonio, unico e prezioso: il nostro pianeta. Iniziato nel 2003 e durato dieci anni, il progetto Genesi è ora visibile al pubblico fino al 30 settembre nella mostra curata da Lélia Wanick Salgado e intitolata per l’appunto “Genesi”.
Perché andare
Il percorso espositivo si snoda attraverso cinque sezioni, corrispondenti a cinque parti del globo: il Sud del Pianeta, con l’Argentina, l’Antartico e le sue isole, poi l’Africa. La terza parte è dedicata a un certo numero di isole definite “I Santuari del Pianeta” perché custodiscono una biodiversità particolarissima, come il Madagascar, la Papua Nuova Guinea e i territori degli Irian Jaya. E poi l’Emisfero Nord del mondo che comprende regioni fredde ma anche il Colorado, meraviglioso territorio degli Stati Uniti. La quinta sezione è riservata all'Amazzonia, il polmone del mondo e il luogo dove abitano un’immensità di specie, di flora e di fauna. L’Amazzonia del Brasile ma anche quella del Venezuela e la zona del Pantanal.
Da non perdere
Un’attenzione particolare è riservata anche alle popolazioni indigene ancora vergini: gli Yanomami e i Cayapó dell’Amazzonia brasiliana; i Pigmei delle foreste equatoriali del Congo settentrionale; i Boscimani del deserto del Kalahari in Sudafrica; le tribù Himba del deserto namibico. Salgado ha trascorso diversi mesi con ognuno di questi gruppi per poter raccogliere una serie di fotografie che li mostrassero in totale armonia con gli elementi del proprio habitat. Le immagini di Genesi, in un bianco e nero di grande potenza, sono una testimonianza e un atto di amore verso la Terra.
Sebastião Salgado. Genesi
Fino al 30 settembre 2015
Luogo: Forte di Bard, Bard (AO)
Info: + 39 0125 833811
Sito: http://www.fortedibard.it/
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