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Beatles, oriente, mostre Torino estate 2016

A Torino si viaggia con i Beatles nell'India psichedelica

Al Museo d’Arte Orientale una grande mostra è dedicata alla svolta mistica dei Fab Four e al loro storico viaggio in India del 1968

Pattie Boyd
Fondazione Torino Musei
Pattie Boyd - Paul, Ringo and John during a lecture II, 1968
E' incentrata sul celebre viaggio in India dei Beatles la mostra che rimarrà aperta al Mao fino al 20 ottobre, intitolata Nothing Is Real. Dopo l’uscita dello storico album Sgt Pepper’s (1967) i Beatles, decidono infatti di partire per il continente asiatico alla ricerca di una rigenerazione spirituale di cui George Harrison era il fautore. In realtà un primo incontro tra i Beatles e Maharishi Mahesh Yogi aveva già avuto luogo nell’agosto del 1967 a Londra. Così l'anno successivo i Fab Four si recarono presso il suo ashram a Rishikesh. Il viaggio ebbe un’enorme risonanza sui media internazionali tanto da diventare uno degli eventi chiave per lo slancio all’interesse verso l’oriente, che alla fine degli anni ’60 toccò la cultura popolare come la musica, la letteratura e il cinema, la fotografia e la pubblicistica in generale, la moda e il costume.
 
Perchè andare
L'esposizione ideata da Luca Beatrice mette in scena memorabilia beatlesiani relativi appunto al loro periodo mistico, le fotografie indiane di Italo Bertolasi e di Pattie Boyd, fidanzata di George Harrison e poi “amante” di Eric Clapton. E ancora guide, mappe e manuali di viaggio utili a raggiungere l’India senza soldi e le prime edizioni di libri storici, come “Siddharta”, “Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta”, “La lunga strada per Katmandu”, passando per il reportage diretto dal giovane giornalista Furio Colombo che forse per caso si trovava a Rishikesh negli stessi giorni dei Beatles. La mostra prosegue poi con Wonderwall, film psichedelico del 1968 diretto da Joe Massot con musiche di George Harrison e infine albi a fumetti, fanzines, editoria indipendente e controculturale, tutto ciò che non fa parte dell’ufficialità e del mainstream.
 
Da non perdere
Nel percorso espositivo si incontrano centinaia di oggetti provenienti da diversi ambiti e linguaggi dialogano con opere d’arte contemporanea in un ambiente ricco di stoffe, profumi e suoni, nell’allestimento curato dallo studio brh+ di Torino. Per quanto riguarda le opere d'arte che segnano diversi modi di avvicinarsi al tema dell’orientalismo, in mostra le Ceramiche tantriche di Ettore Sottsass, le opere di Alighiero Boetti, Aldo Mondino, Luigi Ontani e Francesco Clemente 
 
NOTHING IS REAL Quando i Beatles incontrarono l’Oriente
Fino al 20 ottobre 2016
Luogo: MAO Museo d’Arte Orientale, Torino
Info: www.maotorino.it
 
 
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