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Gianni Berengo Gardin, mostra, testi, Terni

A Terni la vera fotografia è accostata ai testi d’autore

Al Centro Arti Opificio Siri, una mostra presenta le fotografie di Gianni Berengo Gardin accompagnate da testi d'autore 

Gianni Berengo Gardin
Civita
Gianni Berengo Gardin -  Venezia, 2013-2015. Bacino San Marco, visto da via Garibaldi
S'intitola Gianni Berengo Gardin Vera fotografia con testi d’autore la mostra che fino 
30 aprile accosta nelle sale di CAOS   gli scatti del celebre fotografo ai testi di alcuni intellettuali. Le fotografie di Gianni Berengo Gardin hanno raccontato un’epoca, accompagnato e a volte costruito una visione. Si tratta di uno tra i più grandi maestri della fotografia italiana perché possiede il dono di riuscire sempre a sorprendere per la sua capacità di raccontare il nostro paese e il nostro tempo. Nessuno come lui è stato un vero interprete, un artigiano devoto, un compagno, un amante della fotografia intesa come documentazione attenta e mai banale della realtà. In sessanta anni di carriera, la vita del fotografo è stata caratterizzata anche da molti incontri, che in un certo senso sono all’origine di questa mostra.
 
Perchè andare
Nel percorso espositivo, quindi, ciascuna delle foto esposte è presentata da un protagonista dell’arte e della cultura, che ha commentato uno degli scatti scelti nell’immenso corpus fotografico di Berengo Gardin: amici, intellettuali, colleghi, artisti, giornalisti, registi, architetti. I loro testi, accostati a ciascuna delle 24 foto selezionate, permettono ancor di più di ragionare sul valore di testimonianza sociale ed estetica delle immagini. I testi sono di registi come Marco Bellocchio, Alina Marazzi, Franco Maresco e Carlo Verdone, architetti come Stefano Boeri, Renzo Piano e Vittorio Gregotti, artisti come  Mimmo Paladino, Alfredo Pirri, Jannis Kounellis; e poi di Lea Vergine e di Goffredo Fofi, del sociologo Domenico De Masi, dei fotografi Ferdinando Scianna, Sebastião Salgado e di un giovane emergente come Luca Nizzoli Toetti, di scrittori come Maurizio Maggiani e Roberto Cotroneo, di giornalisti come Mario Calabresi, Michele Smargiassi e Giovanna Calvenzi, di Peppe Dell’Acqua, psichiatra dell’equipe di Franco Basaglia, di Marco Magnifico, vicepresidente del FAI  e di una  street artist come Alice Pasquini.
 
Da non perdere
L’esposizione è inoltre arricchita da una proiezione di immagini tratte dall'archivio del fotografo.L’intera produzione e l’archivio di Gianni Berengo Gardin sono gestiti da Fondazione Forma per la Fotografia di Milano. In occasione della mostra, le proposte didattiche del CAOS - a cura di Coopsociale ACTL, Coopsociale ALIS e Indisciplinarte SRL - sono un’occasione di riflessione e approfondimento sulla teoria e sulla pratica fotografica dell’artista. Le attività, il cui dettaglio sarà visibile nel sito www.caos.museum, sono su prenotazione scrivendo all'indirizzo didattica@indisciplinarte.it o contattando il numero 0744/285946. Accompagna la mostra il libro Vera fotografia pubblicato da Contrasto.
 
Gianni Berengo Gardin.Vera fotografia con testi d’autore
Fino al 30 aprile 2017
Luogo: CAOS (Centro Arti Opificio Siri), Terni
Info: 0744/285946
Sito: www.caos.museum
 
 
Saperne di più su LA MOSTRA DEL GIORNO
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