Dopo più di quindici anni dall’ultima antologica a lui dedicata, le opere dell'artista in grado di trasformare anche gli scarti in capolavori, tornano in Italia grazie ad “Arman 1954-2005” un'ampia retrospettiva curata da Germano Celant che apre i battenti oggi a Palazzo Cipolla. Il percorso à rebours della mostra punta a ricostruire la ricca poetica che Arman ha attuato nel corso di cinquant’anni di attività, lavorando intensamente sia per serie sia con opere singole alla costruzione di un corpus articolato tra pittura e scultura, assemblage e ready-made, senza dimenticare il disegno e l’azione.
PERCHE ANDARE
La mostra presenta circa settanta opere dagli esordi negli anni cinquanta ai primi anni del duemila. In mostra il concetto dell’elaborazione delle idee di raccolta e collezione è evidente sia nei “Cachets”, in cui l’artista fa uso di obliterazioni con timbri a inchiostro misti a interventi pittorici, sia nelle “Accumulations” in cui l'artista accumula oggetti e utensili. A opere delle serie “Poubelles e Inclusions”, sia in cemento sia in resina, sono affidate invece le riflessioni sul concetto di scarto o resto, mentre nelle “Colères” o Rages degli anni sessanta, o nei recenti “Sandwich Combo”, della fine dei novanta, Arman esplora l’annullamento della funzionalità di un oggetto attraverso la sua scomposizione o distruzione. L’atto di rendere disfunzionale uno strumento d’uso può avvenire sia mediante la sua demolizione sia tramite interventi di ibridazione tra due soggetti, come nel caso di un frigorifero e un carrello della spesa, “Du Producteur au Consommateur” (1997) o un pianoforte e un letto a baldacchino, “Eine Klein Nacht Musik”, (2000).
DA NON PERDERE
Ricordiamo che la mostra sarà arricchita della presenza dei più recenti lavori monumentali, a mostrare l’ironia del suo muoversi nella contemporaneità, con lo straordinario eclettismo nell’uso di diversi media e la curiosità sempre rinnovata per le differenti sperimentazioni artistiche. Arman si muove come un “archeologo del futuro” o un testimone delle diverse epoche che ha attraversato. L'esposizione sarà inoltre accompagnata da una monografia pubblicata da Silvana Editoriale, che ricostruisce cinquant’anni di creatività attraverso la cronologia storico-contestuale e quella dell’artista, correlate dalle immagini di opere e documenti, fotografie personali e testi di poetica di Arman.
Arman 1954-2005
Dal 5 maggio al 23 luglio 2017
Luogo: Palazzo Cipolla, Roma
Info: 06 2276 1260
Sito: www.fondazioneterzopilastro.it