Oltre 200 opere tra tele, disegni, collage, dagli anni settanta ad oggi racconteranno da domani alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea l’arte di Pablo Echaurren nella mostra “Contropittura”. Il fulcro concettuale dell’esposizione curata da Angelandreina Rorro è rappresentato dall'impegno politico che connota la ricerca dell’artista. Pittore ad appena 18 anni nel 1977, l’artista decide di abbandonare la professione per immergersi nel clima sociale complesso e teso del periodo. Nell’idea del superamento dell’arte a favore della creatività della vita, Echaurren trova così linfa per le sue pagine ironiche e satiriche e per le sue future elaborazioni pittoriche.
Perche andare
Il percorso espositivo, comincia con i lavori d’esordio, i “quadratini”, acquerelli e smalti di piccole dimensioni che riflettono i miti generazionali (la politica, la musica) e le inclinazioni personali dell’artista per le scienze naturali e il collezionismo. La sezione centrale e cuore della mostra è dedicata ai disegni e collage legati all’esperienza dei cosiddetti “Indiani metropolitani” la corrente ironica e creativa, sorta nel 1977, che si era appropriata dei linguaggi estetici e comunicativi delle avanguardie storiche per denunciare il mondo illusionistico dei media e la retorica politica con lo scopo di mettere a nudo i meccanismi del consenso. Nella terza sezione, “Make Art not Money”, con un salto temporale rispetto agli esordi trova una collocazione la produzione più recente. Si tratta di tele di ampie dimensioni, una scelta di “pitture da muro” con il loro inedito alfabeto simbolico fatto di scritte murali cancellate e alcuni quadri sul moderno sistema dell’arte e le sue aggressive strategie planetarie, che nel loro insieme rivelano ancora una volta quella tensione critica e sociale, intellettualmente lucida, tipica della ricerca di Echaurren.
Da non perdere
Di particolare interesse risulta “La questione murale”, una sezione che offre una campionatura dei primi dipinti su tela, realizzati dall’artista tra la fine degli anni ottanta e l’inizio dei novanta, in cui irrompe la storia. La protesta di piazza Tienanmen e la caduta del muro di Berlino, con cui si è chiusa l’epoca della “guerra fredda”, ma anche l’insorgere di nuovi conflitti, come quello nel Golfo Persico, senza dimenticare il tema della difesa ambientale. In queste opere, che ricordano la comunicazione iconografica del muro berlinese, emerge uno scenario di graffiti metropolitani, cancellazioni di scritte, reperti fumettistici, emblemi e figurazioni allegoriche d’ascendenza medioevale, linguaggi e segni stereotipati del nostro sistema comunicante, ma anche grovigli di teschi disegnati con flusso continuo di tipo calligrafico.
Pablo Echaurren. Contropittura
Dal 20 novembre al 3 aprile 2016
Luogo: Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma
Info: 06 32298221
Sito: www.gnam.beniculturali.it
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