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Pop Art, Italia, mostra, Parma

A Parma la via italiana della Pop Art 

Alla Villa dei Capolavori una grande esposizione racconta la via italiana della Pop Art ai tempi del boom economico 

Il Grande Prestigiatore
StudioEsseci
Sergio Sarri - Il grande prestigiatore(Le avventure di Nessuno), 1967
Apre i battenti oggi alla Fondazione Magnani Rocca, presso Parma, ITALIA POP. L’arte negli anni del boom, una grande mostra sulla Pop Art italiana, composta da circa settanta opere provenienti da importanti istituzioni pubbliche e prestigiose collezioni private. L'esposizione intende fornire una lettura articolata e innovativa delle vicende che hanno portato alla nascita e alla diffusione di una “via italiana” alla Pop Art, pienamente in sintonia con le analoghe esperienze maturate in ambito internazionale e al tempo stesso linguisticamente autonoma rispetto ai modelli statunitensi ed europei del periodo.
 
Perché andare
Curato da Stefano Roffi e Walter Guadagnini, il percorso espositivo prende avvio con due opere esemplari provenienti dalle stesse collezioni della Fondazione, una ‘Piazza d'Italia’ di Giorgio de Chirico e un ‘Sacco’ di Alberto Burri, due fonti primarie dell'approccio italiano alla contemporaneità, alla figurazione e all'oggetto. La mostra procede poi con quelli che si possono considerare i precursori del linguaggio Pop, ovvero Gianni Bertini, Enrico Baj, Mimmo Rotella, Fabio Mauri che hanno posto le basi per lo sviluppo della vera e propria stagione d'oro della Pop Art italiana che tra il 1960 e il 1966  raggiunge un momento di straordinario fervore artistico con i capolavori di Mimmo Rotella ed Enrico Baj, degli autori romani di “Scuola di Piazza del Popolo”, come Festa, Mambor, Mauri e poi Franco Angeli, Umberto Bignardi, Mario Ceroli, Giosetta Fioroni, Sergio Lombardo, Cesare Tacchi, Claudio Cintoli, ma anche le opere degli artisti operanti a Milano come Valerio Adami, Lucio Del Pezzo, Piero Manzoni, Emilio Tadini, Antonio Fomez, i torinesi Piero Gilardi, Aldo Mondino, Michelangelo Pistoletto, i toscani Roberto Barni, Adolfo Natalini, Gianni Ruffi, Roberto Malquori. La mostra si conclude poi con le opere di artisti come Giangiacomo Spadari, Paolo Baratella, Fernando De Filippi, Sergio Sarri, Umberto Mariani, Bruno di Bello o Franco Sarnari  che utilizzano nei primi anni '70 le immagini e gli stilemi della cultura di massa per realizzare un'arte esplicitamente politica, rflettendo il nuovo clima sociale diffuso in tutto il mondo alla fine del decennio. 
 
Da non perdere
In mostra, accompagnano le opere pittoriche e scultoree alcuni significativi pezzi di design dell'epoca, oltre a rimandi all’editoria e alla discografia, che permettono allo spettatore di immergersi appieno nel clima culturale del tempo, momento cruciale di svecchiamento della cultura italiana in chiave internazionale, al confronto diretto con la nuova cultura di massa, analizzata in quegli stessi anni da grandi intellettuali attivi nel nostro paese come Pier Paolo Pasolini o Umberto Eco.
 
ITALIA POP. L’arte negli anni del boom
Dal 10 settembre all’11 dicembre 2016.
Luogo: Fondazione Magnani Rocca, Mamiano di Traversetolo (Parma) 
Info: 0521 848327 / 848148 
Sito: www.magnanirocca.it 
 
 
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