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Balla, mostra, Parma

A Parma Giacomo Balla, astrattista futurista

Mamiano di Traversetolo - Dal periodo figurativo alla grande avventura del Futurismo, il percorso artistico di Balla è in mostra alla Fondazione Magnani Rocca

Fondazione Magnani Rocca<br>
© Giacomo Balla, by SIAE 2015
Giacomo Balla - Forze di paesaggio + giardino n. 2, 1917
Prende oggi il via alla Fondazione Magnani Rocca l’importante rassegna dedicata alla produzione artistica del più geniale dei futuristi. Si tratta di GIACOMO BALLA. Astrattista Futurista che curata da Elena Gigli e Stefano Roffi, presenta l’intero percorso artistico di Balla attraverso l’analisi del manifesto “Ricostruzione Futurista dell’Universo”, uno dei testi teorici più rivoluzionari dell’arte del Novecento, sottoscritto dallo stesso Balla. In mostra oltre ottanta opere provenienti delle maggiori collezioni pubbliche e private alcune mai esposte prima.

Perché andare
Il percorso espositivo, articolato per temi, ripercorre proprio i punti programmatici del Manifesto del 1915 di cui si celebra il centenario della sua pubblicazione. La mostra si apre con la sezione 'Astratto' dedicata alla luce usata dal maestro nelle opere di inizio ‘900 realizzate a Villa Borghese e prosegue con l’aspetto dinamico delle opere, in particolare con il dinamismo nel volo delle rondini, nell’automobile che sfreccia, nella velocità astratta. Una sezione è poi dedicata alla rappresentazione della figura femminile come il “Primo ritratto di Elisa che cuce (1898)”, oppure il nudo della moglie con i veli o i magnifici ritratti degli anni venti e trenta. La sezione “Drammatico” trova invece il suo centro nell’interventismo in guerra, con opere come “Dimostrazione interventista” del 1915, recentemente riscoperto sul retro del dipinto “Verginità” del 1925, mentre in “Autonomo” confluiscono gli autoritratti ironici e provocatori del maestro. Si prosegue poi con i cicli delle Stagioni e delle Trasformazioni Forme Spiriti, il paesaggio artificiale e la linea della velocità nelle sculture, fino al vestito e il mobile futurista dalla caleidoscopica “Casa Balla”.
 
Da non perdere
Fra i capolavori mai esposti prima del percorso espositivo segnaliamo la “Fontana” pro¬veniente dalla Banca d’Italia, “Linee forze di paesaggio + Sera del 1917-18” e il magnifico trittico “Maggio” della Corte Costituzionale.  In mostra anche gli studi dell’iride del 1912 e l’affascinante “Finestra di Düsseldorf”, l’ultimo documento pittorico del tormentato trapasso tra pittura oggettiva e astrattismo, ritrovato dalle figlie Luce ed Elica Balla nel 1968. E ancora “Dubbio” (1907-1908), il potentissimo collage “La guerre”, “Feu d’artifice”, “La famiglia del pittore” del 1945 fino al rossissimo “Pugno di Boccioni” e al “Complesso plastico”. Chiude la rassegna un apparato di documenti originali (fotografie d’epoca, cataloghi, manifesti) dell’Archivio Gigli di Roma.

GIACOMO BALLA Astrattista Futurista
Dal 12 settembre all’8 dicembre 2015
Luogo: Fondazione Magnani Rocca, Mamiano di Traversetolo (Parma).
Info: 0521 848327 / 848148
Sito: www.magnanirocca.it


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