Fino all'11 settembre “L'Arlecchino con specchio” (Arlequin au miroir), capolavoro di Picasso presente nelle collezioni del museo Thyssen-Bornemisza sarà visibile nella sede partenopea delle Gallerie d’Italia. Si tratta del secondo appuntamento con “L’Ospite illustre”, la rassegna che avviata con il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, conservato a Palazzo Madama di Torino, si prefigge di presentare al pubblico del museo partenopeo in brevi e ricorrenti eventi espositivi, un’opera di grande rilievo proveniente da collezioni prestigiose o da musei o chiese, in un rapporto di scambio e collaborazione con importanti istituzioni culturali nazionali o estere. Ricordiamo che l'Arlecchino con specchio rimanda al “periodo blu e rosa” di Picasso dove compaiono, insieme agli artisti del circo, le due maschere di Arlecchino e Pierrot, che simboleggiano la condizione emarginata dell’artista.
Perché andare
Il dipinto che fa parte della serie dei grandi “Arlecchini seduti” realizzati nel corso del 1923, è diventato una delle opere più amate e popolari di Picasso. Il viaggio in Italia del 1917 imprime un cambiamento nell’arte del pittore andaluso che, nell’ambito del cosiddetto movimento del ritorno all’ordine, ritrova un interesse per la figura, per l’antico e per la tradizione classica. Tuttavia, a differenza degli altri quadri del 1923, nei quali Arlecchino ha le sembianze del pittore spagnolo Jacinto Salvadó ed è vestito col costume a scacchi tipico della popolare maschera, in questo caso, dopo aver pensato in un primo tempo a un autoritratto, l’artista segue un percorso iconografico molto originale. Infatti, se il cappello a due punte che il fanciullo si aggiusta con la mano guardandosi nello specchio rimanda ad Arlecchino, il costume è quello con la calzamaglia tipico di un acrobata e il volto malinconico ricoperto dal cerone è quello di Pierrot.
Da non perdere
Contemporaneamente alla mostra di Napoli, dal 21 giugno al 18 settembre 2016, il Museo Thyssen- Bornemisza ospita “Caravaggio y los pintores del Norte”, esposizione incentrata su Michelangelo Merisi da Caravaggio e sull’influenza che il genio italiano ebbe sui pittori nordici che, affascinati dal suo lavoro, ne diffusero lo stile. Saranno in mostra un gruppo di opere che abbracciano l’intera carriera dell’artista, dal periodo romano fino alle cupe e commoventi composizioni dei suoi ultimi anni, tra le quali “Il Martirio di sant’Orsola” della collezione Intesa Sanpaolo, ultimo dipinto di Caravaggio, realizzato a pochi mesi dalla morte e abitualmente esposto a Palazzo Zevallos Stigliano.
PICASSO. Arlecchino con specchio (Arlequin au miroir)
Fino all'11 settembre
Luogo: Gallerie d’Italia/Palazzo Zevallos Stigliano, Napoli
Info: 800.454229
Sito: www.gallerieditalia.it