Dopo la prima tappa al m.a.x. museo di Chiasso Svizzera, la mostra "Daniel Spoerri. Eat Art in transformation" è sbarcata a Palazzo Santa Margherita e alla Palazzina dei Giardini a Modena. Curata da Susanne Bieri, Antonio d'Avossa, Nicoletta Ossanna Cavadini l’esposizione è dedicata all'opera dell'artista svizzero Daniel Spoerri, in relazione alla corrente della Eat Art, da lui creata nel 1967, con la quale intendeva avviare una riflessione critica sui principi fondamentali della nutrizione. Daniel Spoerri, classe 1930, deve la sua fama di artista soprattutto ai cosiddetti tableaux-pièges, realizzati a partire dagli anni Sessanta. La sua carriera è iniziata come ballerino nella Berna degli anni Cinquanta, per farsi poi un nome come ristoratore e come fondatore della Eat Art, inaugurando la Eat Art Gallery di Düsseldorf e dando vita ai suoi numerosi banchetti. Negli anni Novanta ha realizzato un grande parco di sculture, che dal 1997 è diventato una fondazione: il Giardino di Daniel Spoerri a Seggiano nella Toscana meridionale.
Perché andare
Le opere esposte che secondo la poetica di Spoerri consentono una lettura a ritroso dell'epocale attrazione dell'uomo nei confronti del cibo, vanno da un primo periodo di sperimentazione legato alla rivista "Material" (1955-1961), ai multipli cinetici, ai celebri tableaux-pièges, "quadri trappola" ottenuti da assemblaggi di oggetti di uso quotidiano incollati a supporti e ribaltati nell'orientamento . Si tratta di composizioni casuali di residui di cibo e stoviglie usate, intrappolati nella resina e disposti in verticale, come quadri, oggi in collezione al MoMA di New York e al Centre Pompidou di Parigi. L’esposizione mette in scena anche la scultura e la ricerca in campo grafico, cui si aggiungono importanti documenti d'archivio.
Da non perdere
Fra le opere in mostra segnaliamo “Collezioni di cucchiai e croci' (1986) della raccolta di arte contemporanea religiosa di Carlo Cattelani, ovvero oggetti di cucina assemblati con croci e madonne, insieme a una luce blu che crea un'atmosfera mistica". E poi ancora i "Brotteigobjekte" (oggetti di pasta di pane) insieme alle ricette d'artista, i suoi appunti e i menù del Restaurant Spoerri di Düsseldorf (1968) fino al Bistrot di Santa Marta realizzato per la Fondazione Mudima di Milano 2014. Un'intera sezione è dedicata alla grafica, per la prima volta oggetto di studio in una sede museale, che presenta, fra gli altri fogli, i suoi elaborati, i manifesti, gli annunci. Lettere e documenti saranno testimoni dei rapporti di Spoerri con gli artisti contemporanei, tra i quali, Jean Tinguely, Marcel Duchamp, Man Ray, Meret Oppenheim, Ben Vautier.
DANIEL SPOERRI. EAT ART IN TRANSFORMATION
Fino al 31 gennaio 2016
Luogo: Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini, Modena
Info: 059 2032911/2940
Sito: www.galleriacivicadimodena.it
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