Apre oggi al Mudec una grande mostra dedicata a Roy Lichtenstein, una delle figure più importanti nell’arte del ventesimo secolo. La sua arte sofisticata, riconoscibile al primo sguardo e apparentemente facile da comprendere, ha affascinato fin dai primi anni eroici della pop art generazioni di creativi, dalla pittura alla pubblicità, dalla fotografia al design e alla moda e il potere seduttivo che essa esercita sulla cultura visiva contemporanea è ancora molto forte. Intitolata "Multiple Visions", la rassegna vuole evidenziare, attraverso una panoramica sui temi e i generi dell’arte di Roy Lichtenstein, come gli elementi di diverse culture confluiscano nel suo lavoro di decostruzione e ricostruzione dell’immagine, e quindi elaborate in chiave pop con il suo linguaggio personalissimo.
PERCHE' ANDARE
Curato da Gianni Mercurio il percorso espositivo presenta circa 100 opere tra prints anche di grande formato, sculture, arazzi, un’ampia selezione di editions provenienti da prestigiosi musei, istituzioni e collezioni private europee e americane oltre a video e fotografie. La mostra è organizzata in un percorso tematico, evidenziando l’evoluzione nel lavoro di Lichtenstein rispetto alla riproducibilità meccanica dell’opera d’arte, di cui è stato forse il più sofisticato interprete, ma illustrandone allo stesso tempo le sue diverse interpretazioni e rappresentazioni formali rispetto ai soggetti trattati: visioni che procedono con costanti riferimenti trans-storici ai mutamenti dei linguaggi artistici.
DA NON PERDERE
In mostra è possibile prendere coscienza di come la fascinazione per la “forma stampata”, cioè la riproduzione meccanica come fonte di ispirazione, sia stata alla base del lavoro di Roy Lichtenstein.
In particolare l'artista è celebre per aver utilizzato le immagini dei fumetti. Il suo intento era di circoscriverne l’aspetto formale a scapito di quello narrativo, prelevando un singolo fotogramma e ingrandendo l’immagine in fuori scala, imitando “a mano” la tecnica tipografica con cui era stata riprodotta. Lichtenstein era interessato alla forma e all’impatto nella percezione dell’immagine, non al soggetto o all’azione. Il risultato è un’immagine molto più complessa e potente dell’originale.
ROY LICHTENSTEIN. MULTIPLE VISIONS
Dall'1 maggio all'8 settembre
Luogo: MUDEC – Museo delle Culture di Milano
Info: 02/88.46.37.24
Sito: www.mudec.it