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Palazzo Reale, Amos Gitai, installazione

A Milano il cinema di Gitai in mostra

Palazzo Reale invita ad entrare nel ricco mondo del regista israeliano, tra sequenze di film, fotografie, tappeti antichi e dispositivi elettronici

Amos Gitai
www.mostragitai.it
Amos Gitai - Quel bazar! Istanbul, 2011
Fino al 1° febbraio 2015, Palazzo Reale di Milano ospita Strade/Ways, una sorta di mostra/installazione inedita del grande regista israeliano Amos Gitai. Creata appositamente per la Sala delle Cariatidi, l’opera si compone di sequenze di film, fotografie, documenti, tappeti antichi e dispositivi visivi e sonori che traggono ispirazione da tre differenti percorsi.  Il primo, è ispirato al film Lullaby to my father, il secondo alla conversazione tra Gitai e il grande fotografo milanese Gabriele Basilico, sulla fotografia, l’architettura e gli scenari del film Free Zone, mentre Il terzo, ricostruisce il processo che porta alla nascita di Carpet, il nuovo film del regista, le cui riprese non sono ancora iniziate.

Perché andare
Il percorso espositivo prende quindi avvio dal film "Lullaby to my father" che Gitai dedicò a suo padre, il famoso architetto, Munio Gitai Weinraub. Giunto a diciotto anni al Bauhaus di Dessau, la straordinaria scuola diretta da Gropius, partecipa alla vita di quel luogo di studio e ricerca, dove incontra e lavora anche con Kandinsky e Mies van der Rohe, come testimoniano le corrispondenze venute alla luce durante la lavorazione del film. Nel giugno del 1933, dopo avere partecipato alla breve stagione del Bauhaus a Berlino, Munio viene condannato come “traditore del popolo tedesco” e costretto a emigrare in Svizzera per poi trasferirsi ad Haifa dove condusse la sua attività professionale, senza mai dimenticare gli insegnamenti e il rigore della scuola che lo aveva formato. Per quanto riguarda Free Zone è invece un road-movie che parla dell’incontro di tre donne, un’americana (Natalie Portman), un’israeliana (Hanna Lazslo) e una palestinese (Hiam Abbas), in quella zona franca, a est della Giordania, dove regna la pace senza alcuna barriera tra stati. In mostra sono esposte alcune immagini tratte dal film, oltre a degli estratti della lunga conversazione tra Gitai e Gabriele Basilico, avvenuta durante il viaggio che i due avevano intrapreso proprio in quei luoghi, che abbraccia temi quali l’architettura, la fotografia e il cinema.

Da non perdere
La sezione di Free Zone introduce alla maestosa sala delle Cariatidi dove Gitai ha allestito un affascinante percorso di grandi fotografie, rarissimi tappeti, proiezioni e suoni intorno al tema del suo prossimo film, "Carpet", la cui sceneggiatura inedita è pubblicata nel catalogo della mostra. La pellicola racconterà la storia a ritroso di un tappeto, dalla casa d’asta dove è stato battuto fino al luogo della sua produzione, attraverso immagini di luoghi, paesaggi, popoli e persone raccolte lungo tutto il viaggio. In questa ambientazione, coinvolgente ed emozionante, alcuni straordinari tappeti, scelti da Moshe Tabibnia nella sua collezione, segneranno i passaggi dei luoghi, delle culture, delle storie e dei popoli che vivono e viaggiano tra il Mediterraneo e l’Oriente.

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AMOS GITAI. Strade/Ways
Fino al primo febbraio 2015
Luogo: Palazzo Reale, Milano
Info: +39 02 0202 / 02 88451
Sito: www.mostragitai.it


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