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Mantegna, mostra, tarocchi, Milano

A Milano i "Tarocchi del Mantegna"

Alla Pinacoteca Ambrosiana 28 fogli della più antica e misteriosa serie a stampa

Tarocchi del Mantegna
CLP
C. ASTROLOGIA. XXXVIIII. 39.  
Fino al prossimo primo luglio, la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano ospita una mostra che presenta i “Tarocchi del Mantegna”. Si tratta di una misteriosa serie a stampa, realizzata alla metà del ‘400 in Italia settentrionale, di proprietà dell’istituzione milanese. I cosiddetti “Tarocchi del Mantegna” sono composti da 50 stampe incise a bulino di altissima qualità, caratterizzate da un tratto molto sottile, grande dovizia di particolari, un raffinato sistema di tratteggio incrociato per le ombreggiature, divise in cinque serie di 10 elementi ciascuna, che raffigurano nell’insieme l’uomo come microcosmo e l’universo come macrocosmo.
 
PERCHE' ANDARE
 
L’esposizione, curata da Laura Paola Gnaccolini, propone 28 dei 31 fogli, giunti in Ambrosiana forse già con il nucleo di opere di Federico Borromeo, della più antica e celebre serie a stampa realizzata in Italia Settentrionale nella seconda metà del Quattrocento, ma anche la più misteriosa, per ciò che attiene al possibile autore, luogo di produzione e scopo di realizzazione. I “Tarocchi del Mantegna”, in origine si presentavano rilegati all’interno di libri che, a causa del loro successo collezionistico, vennero ben presto smembrati. Per consentire al visitatore di apprezzare appieno la loro forma primitiva, lungo il percorso espositivo sarà installata una postazione multimediale dove verrà mostrato in digitale l’esemplare conservato nella Pinacoteca Malaspina di Pavia.
 
DA NON PERDERE
 
Ricordiamo che le incisioni furono inizialmente ritenute d’influenza fiorentina. Alla fine del Settecento, con il contributo di Luigi Lanzi (1795-96), ci si orientò verso il Veneto, proponendo talora addirittura l’autografia di Mantegna. Recenti studi condotti da Laura Paola Gnaccolini s’indirizzano a un’attribuzione a Lazzaro Bastiani, artista veneziano coevo di Bartolomeo Vivarini, noto anche come miniatore, a cui vennero diverse commissioni pubbliche di notevole rilievo. Accompagna la mostra, il volume (Mondadori Electa) L’UOMO DIVINO. Ludovico Lazzarelli tra il mazzo Sola Busca e i “Tarocchi del Mantegna”, con una proposta per Lazzaro Bastiani, a cura di Laura Paola Gnaccolini, dove si approfondisce la personalità di questo affascinante protagonista del Rinascimento italiano, degno di stare accanto a Marsilio Ficino e Pico della Mirandola, a cui è già stata recentemente riconosciuta la responsabilità dell’invenzione dei Tarocchi Sola Busca.
 
L’UOMO DIVINO. Ludovico Lazzarelli e i Tarocchi del Mantegna 
Fino all'1 luglio 2018
Luogo: Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Milano
Info: 02.806921
 
 
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