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Francesca Woodman, Birgit Jürgenssen, mostra, Merano

A Merano Woodman e Jürgenssen in mostra

Una doppia personale celebra due tra le esponenti femminili più importanti dell'arte del ‘900. In mostra oltre cento scatti tra ristampe e vintage

Self-Deceid #1<br>
© Courtesy George and Betty Woodman, New York
Francesca Woodman - Self-deceit #1, Rome, Italy, 1978/1979
Fino al 20 settembre 2015, si svolgerà a  Merano Arte una doppia personale dedicata a Francesca Woodman (1958–1981) e a Birgit Jürgenssen (1949-2003), due tra le più importanti esponenti dell'arte contemporanea. Realizzata in collaborazione con la Collezione Verbund di Vienna, la mostra è curata da Gabriele Schor e accoglie l'opera di due grandi artiste venute a mancare repentinamente, a soli 22 anni nel caso della Woodman, a 54 anni in quello della Jürgenssen. I loro lavori, oltre che a livello estetico e concettuale, dialogano felicemente anche in senso storico, in quanto rappresentano due degli esempi più alti del "femminismo poetico-performativo" degli anni Settanta.

Perché andare
La rassegna propone 75 fotografie, in bianco e nero, firmate Francesca Woodman di cui 20 esemplari vintage, mai esposti in Italia, accompagnate da alcune rare diapositive a colori e un video, che approfondiranno la poesia e l'ambito metaforico che caratterizza il singolare linguaggio dell’artista americana. Ricordiamo che Francesca Woodman ha realizzato le sue opere nel corso di un periodo creativo di soli 9 anni, dal 1973 al 1981, riuscendo a esplorare varie tematiche che hanno contraddistinto il corso della storia dell'arte contemporanea: la soggettività femminile, la fotografia concettuale, la performance e la scoperta del corpo come espressione artistica. Di Birgit Jürgenssen, una delle più importanti esponenti dell’avanguardia femminista degli anni settanta, il percorso espone, invece,  44 opere, tra fotografie in bianco e nero e a colori, polaroid, rayogrammi, cianotipi, disegni, sculture (i celebri ‘oggetti scarpa’) e lavori realizzati con la stoffa, fornendo una panoramica ampia e sperimentale della sua ricerca.

Da non perdere
Lungo il percorso della mostra è possibile prendere coscienza di come la Woodman abbia utilizzato il corpo come strumento e contemporaneamente come oggetto, inserendolo in una messa in scena attentamente studiata, per raccontare suggestioni sospese, accadimenti dai tratti surreali. Per quanto riguarda, la Jürgenssen invece, le opere esposte ruotano attorno al corpo femminile che appare nelle sue metamorfosi, ora mascherato, ora frammentato, ora antropomorfo, e riflette con ironia e spirito surrealista sugli stereotipi sessuali e di genere, sui pregiudizi e malintesi della vita quotidiana. Entrambe le artiste si sono avvalse di pratiche di matrice surrealista per emancipare il loro linguaggio espressivo e hanno utilizzato il corpo come strumento formale per interrogare e mettere in discussione il proprio essere e la propria identità, ma anche per delineare una nuova immagine della donna.

FRANCESCA WOODMAN & BIRGIT JÜRGENSSEN. Opere dalla COLLEZIONE VERBUND
Fino al 20 settembre 2015
Luogo:  Merano Arte, Merano (BZ)
Info: 0473 212643
Sito: www.kunstmeranoarte.org


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