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Claire Fontaine, personale, Genova

A Genova una personale su Claire Fontaine

A Palazzo Ducale una mostra svela la fragilità del benessere materiale

Claire Fontaine 
Ph: Roberto Apa - Courtesy of Claire Fontaine and Galleria T293, Rome
Claire Fontaine - Yoda, 2016
S'intitola “La borsa e la vita” la personale curata da Anna Daneri che vede approdare nella Loggia degli Abati di Palazzo Ducale, circa 40 opere firmate Claire Fontaine. Dietro il nome di Claire Fontaine si cela un collettivo artistico concettuale e femminista fondato a Parigi nel 2004 con base a Palermo. Finalista nel 2013 del prestigioso Prix Marcel Duchamp, il collettivo ha esposto in musei e rassegne internazionali tra cui The Jewish Museum di New York,  il Wattis Institute for Contemporary Arts di San Francisco, la Neuer Berliner Kunstverein , la Städtische Galerie Nordhorn, la Shanghai Biennial.
 
PERCHE' ANDARE
 
Il percorso espositivo mette in scena quadri, sculture, video e installazioni ispirate all’idea di valore e di frugalità. Una sintassi inedita che associa in modo nuovo opere realizzate lungo la carriera ultra decennale dell’artista, anche in relazione all’istituzione a Genova nel 1407 di uno dei primi istituti bancari al mondo, la Casa delle compere e dei banchi di San Giorgio. La selezione di opere ruota intorno al concetto di economia e pone esplicitamente il problema della fragilità del nostro benessere materiale in un mondo esposto alle fluttuazioni dei valori borsistici che sono divenuti la metafora della minacciosa reversibilità di ogni cosa. Tra i lavori esposti, i dipinti delle serie “Begging painting” e “Wishing painting” realizzati con delle monete reali, includono la riflessione sul valore economico della pittura e degli scambi commerciali a partire dal sistema artistico. In “Untitled (Money Trap)” l’artista ha fatto perforare una cassaforte in modo che la mano possa entrarvi aperta ma non uscire se chiusa, evocando l’avidità ed esibendo anche l’aspetto illusorio dei dispositivi di sicurezza.
 
DA NON PERDERE
 
Presenti in mostra anche le Living Statues (Pinocchio, 2016, Anonymous, 2016, Yoda, 2016). Si tratta di una serie di statue che richiamano il registro vernacolare e popolare delle performance amatoriali cui si può assistere nel mondo intero in siti ad alta densità turistica. Le performance in questione consistono in un attore che finge, attraverso un travestimento e l’immobilità, di essere una statua. Tra i lavori iconici dell’artista segnaliamo il neon “No Present” costituito dal testo di détournement del celebre slogan punk “No Future”, riferendosi alla congiuntura storica ed economica in cui molti paesi e i loro abitanti sono privati non solo del futuro, ma anche della semplice possibilità di avere una vita quotidiana che ecceda l’orizzonte della pura sopravvivenza.
 
Claire Fontaine. La borsa e la vita
Fino al 5 maggio 2019
Luogo: Genova, Palazzo Ducale - Loggia degli Abati
Info: www.palazzoducale.genova.it
 
 
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