Fino al 16 giugno Palazzo Ducale ospita una grande retrospettiva, curata da Denis Curti, su André Kertész. Considerato da Henry Cartier-Bresson il padre della fotografia contemporanea e da Brassai il proprio maestro, Kertész nel corso della sua carriera di fotografo ha dimostrato come qualsiasi aspetto del mondo, dal più banale al più importante, meriti di essere fotografato. Tra i pionieri della straight photography, con i suoi costanti mutamenti di stile, temi e linguaggio, se da un lato ci impediscono di collocare il lavoro del fotografo ungherese in un ambito estetico esclusivo, dall’altro ne dimostrano la versatilità e la continua ricerca comunicativa.
PERCHE' ANDARE
Il percorso espositivo presenta oltre 180 fotografie che ripercorrono, suddivise in cinque sezioni, l’intero percorso artistico del maestro ungherese. In più di cinquant’anni di carriera Kertész ha sempre utilizzato la fotografia come se fosse un suo diario visivo atto a rivelare la poesia dietro le semplici e anonime cose quotidiane, catturate attraverso prospettive uniche e rivoluzionarie. In mostra si può notare come le immagini del fotografo prediligano gli attimi, le emozioni passeggere. Si tratta di foto che vivono nel ricordo e che evocano ricordi come ad esempio il profilo dei comignoli sullo sfondo del cielo o il gioco di doppi creato dall'ombra di una forchetta in un piatto. Tutto con una capacità modernissima di reinventare il reale. Inoltre l’ultima sezione della mostra svela mette in scena degli scatti a colori inediti per il pubblico italiano. Per André Kertész il colore è un fatto decisamente nuovo ed è pura sperimentazione, curiosità. I toni possono essere molto caldi o molto freddi, ma i tagli, le inquadrature e i punti di vista sono, ovviamente, il prodotto di un’esperienza visiva maturata lungo una straordinaria carriera.
DA NON PERDERE
Attraverso le immagini dallo sguardo poliedrico di André Kertész si può esplorare, inoltre, la magnificenza di un’epoca cruciale per il mondo dell’arte: quella che a cavallo tra Ottocento e Novecento ha visto nascere le Avanguardie storiche insieme con la fotografia e il cinema. In questa prospettiva, aperta e consapevole, la produzione del grande autore prende forma in un intreccio di relazioni, immaginari e punti di fuga che intersecano movimenti artistici, pensieri poetici e rivoluzioni estetiche.
André Kertész. Un grande maestro della fotografia del Novecento
Fino al 16 giugno 2018
Luogo: Palazzo Ducale - Sottoporticato, Genova
Info: 010 817 1600
Sito: www.palazzoducale.genova.it