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Natura e tradizioni all'Ecomuseo delle Orobie

Le Orobie Valtellinesi sono in trionfo di splendidi paesaggi e antiche tradizioni

Castello in Valtellina
©Valtellina Turismo
Valtellina, castello
Paradiso di escursionisti ed alpinisti, la Valtellina offre opportunità ed attrattive in ogni periodo dell'anno. Se durante l'inverno, infatti, gli sciatori possono godere degli impianti di Aprica, Bormio, Caspoggio, Chiesa in Valmalenco e, oltrepassando il crinale delle Alpi, poco fuori la valle, della rinomata stazione sciistica di Livigno, d'estate i sentieri e gli itinerari a disposizione degli amanti del trekking sono davvero numerosi. I più spericolati, inoltre, possono sperimentare un'interessante esperienza di volo grazie al centro Fly Emotion che propone una elettrizzante traversata dal comune di Albaredo per San Merco a quello di Bema sospesi ad un filo con un sistema di imbracature e carrucole.

Spingendosi, inoltre, verso le Valli del Bitto, è possibile entrare in contatto con la lunga storia di questo territorio che vanta origini antichissime risalenti al Neolitico. Immerse nei suggestivi scenari della Valtellina, queste valli rappresentano, infatti, un luogo di grande fascino dove le usanze popolari sono rimaste vive e radicate nella cultura locale. Grazie ai bellissimi paesaggi, la zona offre numerose opportunità per immergersi nella natura circostante dedicandosi ad escursioni e seguendo i numerosi itinerari alla scoperta del Parco delle Orobie Valtellinesi dove sono custodite testimonianze storiche dalla Preistoria sino alla civiltà contadina. Lungo i sentieri è possibile ammirare scorci di grande bellezza, riscoprire miti e leggende popolari ed entrare in contatto con gli usi e i costumi dell’antica società alpina.

Di grande fascino è anche l'area dell’Ecomuseo, immerso nella splendida natura del Parco delle Orobie dove, seguendo un itinerario lungo la storica strada Priula, si entra in contatto con le tradizioni legate alla più antica economia alpina: dalla lavorazione del legno, alla fabbricazione del carbone, sino alla fusione del ferro nei forni e la lavorazione del latte per la produzione del famoso formaggio. Lungo la via si possono ancora ammirare le antiche costruzioni rurali dove ci si occupava del confezionamento di prodotti lattiero-caseari. Il percorso, immerso nel bosco, termina sull’Alpe Vesenda Bassa dopo circa un’ora e mezza di cammino.

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