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Polesine, aglio bianco pieno di storia e di sapore

Nella provincia di Rovigo l'aglio vanta una tradizione secolare che ha meritato il riconoscimento della DOP

aglio bulbi spicchi cucina 
©Alex Kotlov/iStock
Aglio
Il Polesine, il territorio viene identificato con la provincia provincia di Rovigo tra il basso corso del fiume Adige e Po, è da sempre vocato alla coltura dell'aglio la cui produzione vanta una lunga tradizione legata sia alle tecniche di coltivazione che alla lavorazione prima della vendita.

LA TRADIZIONE
L'ascesa della produzione dell'aglio in Polesine inizia dopo la seconda guerra mondiale quando i bulbi locali cominciarono ad affermarsi anche a livello internazionale generando un considerevole flusso di export. Ma questa coltura vanta origini più antiche. Storicamente, infatti, la presenza di tale coltura nel territorio è stata rilevata sin dal XVI secolo e sin dalla seconda metà dell’800 si parla di coltivazione e commercializzazione di aglio in Polesine. Basti pensare che dei 50 Comuni della Provincia di Rovigo, ben 30 sono dediti alla coltivazione dei pregiati bulbi polesani coinvolgendo tutte e tre le “regioni agrarie” del Polesine ovvero l’Alto Polesine, il Medio o di Rovigo ed il Basso con una maggiore concentrazione nell’areale del medio Polesine.

LA DENOMINAZIONE
Tra il 1992 e il 1993 il Centro Quadrifoglio dell’Associazione Polesana Coltivatori Diretti mise a punto un progetto in collaborazione con l’azienda sperimentale “Po di Tramontana” dell’allora ESAV oggi Veneto Agricoltura che prevedeva la sanificazione dei bulbilli dell’ecotipo dell’aglio bianco polesano in modo da ottenere quanto più possibile coltivazioni in cui la presenza di marciume fosse ridotta al minimo. Il livello di eccellenza raggiunto dal bulbo locale è valso all'Aglio Bianco Polesano l'attribuzione dell'ambita DOP.

LE CARATTERISTICHE
Il radicamento nel territorio della produzione, la continuità, il lavoro di selezione massale accuratamente effettuato dai produttori, sono gli elementi che hanno determinato lo sviluppo delle caratteristiche distintive dell’aglio bianco Polesano. I bulbi locali si distinguono per la brillantezza del colore, la compattezza, la lunga conservabilità una volta essiccato e la serbevolezza una volta acquistato dal consumatore. Infine le indubbie caratteristiche intrinseche, in particolare l’aroma intenso.

LA PRODUZIONE
La zona di produzione e condizionamento dell’Aglio Bianco Polesano comprende i seguenti comuni del Polesine, situati in provincia di Rovigo: Adria, Arquà Pol.ne, Bosaro, Canaro, Canda, Castelguglielmo, Ceregnano, Costa, Crespino, Fiesso Umbertiano, Frassinelle, Fratta, Gavello, Guarda Veneta, Lendinara, Lusia, Occhiobello, Papozze, Pettorazza, Pincara, Polesella, Pontecchio, Rovigo, S.Bellino, S.Martino di Venezze, Villadose, Villamarzana, Villanova del Ghebbo, Villanova Marchesana.

LA CULTURA
Come testimoniato nell'Archivio Storico della Camera di Commercio di Rovigo, la piazza di Rovigo ha rappresentato, nei secoli, un importante punto di riferimento per la commercializzazione l'aglio polesano. Il profondo radicamento, nel tempo, di questa coltura nella storia e nella cultura locale è certamente il frutto di una vincente combinazione del fattore pedo-climatico dell'area e del fattore umano.

IN CUCINA
L'aglio è un ortaggio prezioso in cucina grazie alla sua versatilità ed alle innumerevoli modalità di utilizzo, a crudo, intero o sminuzzato, secco in polvere oppure spremuto. Oltre a conferire sapore e carattere ad ogni ricetta, è particolarmente apprezzato per le sue numerose proprietà: antibatterica,antisettica, mucolitica, ipotensiva e come regolatore del sistema cardiovascolare. L’aglio si usa per insaporire qualunque pietanza, dai sughi, alle carni, sino al pesce e le verdure. Utilizzato fresco dona aromaticità ad insalate di pomodori, paste fredde o salse. E', inoltre, il protagonista di numerose ricette tradizionali tra cui la Bruschetta di pane con olio e aglio, l'Aglio Polesano al forno, il Pollo all’aglio Polesano e la Supa de Ajo (Minestra d’Aglio).

L'aglio in in cucina è un ingrediente prezioso, ma talvolta il suo utilizzo può provocare spiacevoli (ed “odorosi”) “effetti collaterali” sulle mani. Scopri su Consigli.it come cucinare senza toccare gli spicchi con le mani semplicemente usando un comodissimo schiaccia aglio

La ricetta: Spaghetti aglio rosso, olio e peperoncino. Ingredienti: 500 grammi di spaghetti, 5 spicchi di aglio, 2 peperoncini rossi, olio extravergine di oliva, sale. Mettete a bollire una pentola con dell'acqua, nel frattempo fate scaldare dell'olio in una padella con il peperoncino sminuzzato, aggiungete gli spicchi d'aglio puliti e tagliati a pezzetti e fateli dorare facendo attenzione che non scuriscano troppo. Scolate la pasta al dente, padellatela nell'olio e servitela in tavola ben calda.


IL TERRITORIO
Capoluogo dell'omonima provincia veneta, Rovigo si estende tra il fiume Adige a nord e il Po e il Canal grande a sud. La città di origine romana, nonostante oggi si presenti dall'aspetto prevalentemente moderno, è costellata da antiche torri e imponenti campanili; grazie alla descrizione fatta da Ludovico Ariosto nell'Orlando furioso è passata alla storia come "la città delle rose" e la rosa è tuttora simbolo di Rovigo.
DA VEDERE A ROVIGO: VAI ALLA GUIDA


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