Il “pangiallo romano” è un dolce tipico del Lazio che ha avuto origine durante l'età imperiale capitolina. Tra il 27 a.C. (proclamazione di Ottaviano come "Augusto") e il 476 d.C. (data della fine dell'impero romano d'Occidente), era usanza distribuire questi dolci dorati, durante la festa del solstizio d'inverno, in modo da favorire il ritorno del sole. Il pangiallo è simile al panpepato, ma più dolce. Si tratta di un impasto di frutta secca, cacao, liquori, frutta candita macerati per giorni e infine cotti al forno. Si presenta come una piccola pagnotta tradizionalmente il giorno dell’Immacolata per le festività natalizie. Viene poi conservata fino a Pasqua.
Fino a tempi piuttosto recenti, le massaie romane, per ridurre i costi della preparazione e dunque sostituire le mandorle e le nocciole, utilizzavano i noccioli della frutta estiva, in particolare delle prugne e delle albicocche, opportunamente essiccati e conservati. Nella sua versione tradizionale, il pangiallo si otteneva impastando la frutta secca, il cedro candito e il miele, utilizzato al tempo stesso con la funzione di dolcificante e di conservante. Il nome deriva dall'inconfondibile strato di pastella d'uova che ricopre l'impasto, creando una crosta dorata e lucente.
Il pangiallo si prepara a nord di Roma, soprattutto a Riano. Qui, massaie e casalinghe preparano il dolce per la famiglia. Trovarlo in commercio è quasi impossibile, ma di sicuro dall’8 dicembre è disponibile durante la tradizionale sagra di Riano.
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Nel comprensorio romano è consuetudine celebrare l'arrivo del Natale con delle le “polentate” genuine, come le feste di una volta. La Sagra del Pangiallo e della Polenta di Riano 2017, si svolgerà nel centro storico della cittadina.
Non solo polenta ma anche pangiallo da degustare o da acquistare. Un modo per mangiare e bere in compagnia, ammirando le bellezze del borgo antico laziale. Lo stand gastronomico apre intorno alle ore 12,00. Dalla mattina, gli ospiti saranno invece accolti dal Mercatino Natalizio e per i più piccoli, dall’incontro con Babbo Natale.