Impossibile trascurarlo; quasi colpevole arrivarci solo ora, ma in fondo la stagione è quella migliore per poter approfittare delle meraviglie della Sicilia (anche se a ferragosto, senza aver prenotato per tempo, sarà difficile)… soprattutto se 'presentate' da un cicerone di quelli d'eccezione, il Commissario Montalbano. Il protagonista di quasi trenta romanzi firmati da Andrea Camilleri è infatti una presenza ormai abituale per il pubblico italiano, più ancora dopo le oltre 40 ore di trasmissione dal 1999 a oggi.
Il carismatico Luca Zingaretti ha sicuramente aiutato nel rendere ancora più affascinante il suo Salvo Montalbano di Vigata, burbero e intrigante, sagace e amante dei piaceri della vita (siano essi muliebri o gastronomici), e le location scelte dalla produzione e mostrate - nei 26 episodi delle nove serie realizzate - attraverso lo sguardo appassionato dell'attore… ma anche dell'autore letterario, per una strana commistione conclusiva di mete reali e immaginate.
A partire dalla Vigata romanzesca, nella realtà la Porto Empedocle natale dello scrittore (ma con delle aggiunte dei paesini dei dintorni a lui tanto cari) e nella finzione televisiva un mix di Scicli (il cui Municipio è stato scelto come Commissariato di Vigata e il Palazzo Iacono in Via Mormino Perna come Questura di Montelusa) e Ragusa Ibla, la cui piazza Duomo i fan più accaniti non potranno non riconoscere (così anche come i vicini Giardini Iblei), felici anche di poter sedere a mangiare ai tavoli della tanto amata (dal poliziotto) 'San Calogero', ovvero il ristorante La Rusticana di via XXV aprile.
Per il pomeriggio la scelta migliore è sicuramente il mare, quello dove anche Zingaretti nuotava: quello di Marinella, sotto casa sua. Non cercatela sulla cartina, però, anzi dirigetevi verso la frazione di Donnalucata e la spiaggia di Punta Secca, tra Marina di Ragusa e Scoglitti. Un'altra opzione marina da tenere in conto è certo quella del Pisciotto - la malfamata 'Mannara' della serie - stabilimento industriale abbandonato nei pressi di Sampieri.
Ma vale la pena davvero di perdersi, vista la quantità di spunti e connessioni che ragusano e siracusano offrono ai turisti 'non per caso' di questa Sicilia tra l'arabo, il barocco e il Classico. Comiso, Santa Croce Camerina, Vittoria, Scoglitti, Brucoli, Agrigento, Sciacca (trasformata in Fiacca), Gela (in Fela), Menfi (in Merfi) e Raffadali (Raccadali).
E per chi preferisse avere un punto fisso dal quale muoversi, alloggiare al Bed & Breakfast di via Aldo Moro 44 a Punta Secca - non a caso noto come 'La casa di Montalbano' o 'La dimora del commissario' - potrebbe essere la scelta ideale per poter raggiungere poi altre location camilleriane, letterarie e televisive. Come la tonnara di Scopello nella riserva dello Zingaro (l'albergo dell'Isola di Levanzo scelto dal Commissario nell'episodio Il senso del tatto), il Castello e il Parco di Donnafugata (nel quale si muoveva il boss Sinagra), Villa Criscione (una masseria fortificata dove si è scelto di far risiedere l’ingegnere Luparello), l’Eremo di Santa Giuliana (convento del ‘500, oggi albergo, sede del ritrovamento della Li Calzi), il Duomo di San Giorgio di Modica o altri scorci meno evidenti, ma comunque imperdibili per i più scientifici fan del personaggio: la Grotta delle Trabacche e la costa iblea nel suo complesso, il Circolo di Conversazione, Palazzo La Rocca, la Chiesa di Santa Maria delle Scale, il ponte dei cappuccini, piazza del Popolo e piazza Poste (che potreste vedere nelle puntate dal titolo Il cane di terracotta, Gli arancini di Montalbano, L'odore della notte, Il ladro di merendine e La voce del violino).
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