La costiera molisana è una fonte inaspettata di sorprese: è qui che si trova Termoli, un comune di oltre 30 mila abitanti della provincia di Campobasso, che più volte ha ricevuto il riconoscimento Bandiera Blu. Si caratterizza per la presenza di un promontorio sul quale sorge l’antico borgo marinaro, delimitato da un muraglione che cade a picco sul mare. Il Castello è sicuramente il simbolo più rappresentativo, con la sua architettura semplice, priva di qualsiasi ornamento, che l’ha reso immortale nel tempo: per le sue caratteristiche difensive si pensa sia stato costruito in epoca normanna, intorno all’XI secolo, nei pressi di una preesistente torre longobarda. Una torre quadrata poggia su un tronco di piramide, e la torre è circondata da un bastione con quattro torrette cilindriche poste agli angoli.
Leggi anche: MOLISE, L'OLIO CELEBRATO DAI POETI ROMANI
Anche il Borgo storico venne costruito sulle rovine di una struttura già esistente, probabilmente un villaggio dei pescatori distrutto dai Turchi. Con le sue piazzette e le sue mura di contenimento si distacca totalmente dalla parte della Città Nuova, ed è noto, oltre che per la presenza del Castello, anche per i suoi stretti vicoli, come Vico Il Castello, uno dei più stretti in Europa con i suoi 41 centimetri, e per la presenza della Cattedrale dedicata a Santa Maria della Purificazione. La costruzione delle prime mura dell'edificio religioso, che risalgono al 575 d.C. e di cui rimane ben poco, fu eseguita sulle rovine di un Tempio romano dedicato a Castore e Polluce, al tempo del Ducato Longobardo di Benevento, quando Termoli fu eretta a capoluogo di contea. Alta 22 metri, la Cattedrale si offre agli occhi del visitatore con la facciata a doppio ordine di interventi e un rosone nella zona superiore: la parte bassa è la costruzione originaria e la parte alta è quella ricostruita dopo il terremoto del 1456.
Guarda le Foto: MOLISE, UNA REGIONE DI SAPORI
Nella parte bassa si riscontrano numerosi elementi dell'architettura pugliese del periodo svevo, dove sono evidenti influssi pisani ed islamici: questi ultimi appaiono negli archi a forma di cavallo e nei capitelli delle lesene. Alcune statue, tra cui quella di San Basso ed alcuni altorilievi, ornano la facciata. All'architettura angioina è invece attribuita la parte alta della facciata e la torre campanaria. Nella cripta è conservata la lapide, datata 1239, che copriva il loculo murato nelle fondazioni contenenti le ossa di San Timoteo, che vennero nascoste qui dopo essere state recuperate a Costantinopoli durante la Quarta Crociata.
Scopri altri MONUMENTI ITALIANI DA VISITARE