Per chi non la conosce Bergamo sa stupire. Poche città
possono offrire al visitatore due volti cosi diversi tra di loro: la Città
Vecchia, sul colle, che conserva il tipico aspetto medievale, e la Città Nuova, che si è allargata nella pianura. Di origine celtiche, vanta un
passato storico ricco di eventi, dai domini di Etruschi, Galli, Unni,
Longobardi, a quelli degli Imperatori tedeschi e Federico Barbarossa, fino ad
arrivare alle lotte tra Guelfi e Ghibellini e al dominio di Venezia. In seguito
sono avvenute, dopo il governo austro ungarico, le guerre di indipendenza e le
lotte patriottiche finchè, nel 1859, la città venne liberata da Garibaldi
e conquistò l’appellativo di Città dei Mille.
L’aspetto e il fascino
della Città Alta sono soprattutto una conseguenza del sovrapporsi dei monumenti
rinascimentali dovuti alla Serenissima e alle precedenti architetture
medievali. Superando la grandiosa cinta di mura si entra nel centro
storico per immergersi in scorci di grande bellezza. Dalla Piazza Vecchia,
con il Palazzo della Regione e la Torre del Comune, all’antica Basilica
romanica di Santa Maria Maggiore che ospita la tomba di Gaetano
Doninzetti, fino alle fontane e ai viali principali, tutto evidenzia il
ricco patrimonio artistico, culturale ed architettonico di cui Bergamo è
giustamente orgogliosa.
E motivo in più di orgoglio è senz’altro la scoperta
dei sotterranei, che celano numerosi segreti. Una seconda città si trova sotto
le strade, che, seppur nascosta, sprigiona altrettanto fascino: grotte,
cisterne, acquedotti, antri da dove pendono centinaia di stalattiti, grandi
ambienti delle sale di manovra delle cannoniere, corridoi, cammini di ronda e
cunicoli delle mura quasi inaccessibili. Sotto il Palazzo del Podestà sono
emerse tracce dell’antico Foro Romano, mentre durante i lavori per
rifare la pavimentazione del Duomo sono affiorati parti dell’originale
pavimento e pilastri dell’antica cattedrale romanica.
Grande è la sorpresa di
chi si cimenta nell’esplorazione del sottosuolo, ancora poco conosciuto a
livello turistico e salvaguardato gelosamente dai bergamaschi, che comunque
organizzano visite guidate. Negli ambienti visitabili si possono ammirare le cannoniere
di San Michele e della Fara, la meravigliosa Fontana del Lantro,
la miniera presso l’ex monastero di Asino e alcuni rifugi antiaerei.
Molte gallerie sotto la rocca e nella Città Alta sono state individuate grazie
alla scoperta di vecchi documenti e mappe ritrovati nella Biblioteca Angelo
Maj, il che fa pensare che tanto altro ancora debba essere scoperto nei
sotterranei di una città che ha davvero tanto da offrire.
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