Leggi anche: Ventimiglia, la cipolla egiziana dall'animo ligure
Villa Corinna è una delle poche costruzioni cinquecentesche della zona ad aver conservato la struttura d’appoggio del ponte levatoio, che oggi si presenta come un corpo a forma di U e occupa tutto il lato del nucleo centrale fino all’altezza del secondo piano. Al centro di questa struttura è stato fissato l’antico ponte levatoio, attraverso il quale è ancora possibile accedere all’interno dell’edificio. Non è noto il nome della famiglia committente, ma si sa che nel XIX secolo, presumibilmente nella prima metà, la villa fu acquistata da Andrea Biancheri, noto commerciante di Ventimiglia, che nel 1868 lasciò ai tre figli, nel 1881, in base all’atto di divisione dei beni paterni, Villa Corinna toccò ad Emanuele Secondo Biancheri che, dopo qualche anno, la sopraelevò di un piano. Il nucleo centrale dell’edificio, quello che era la prima vera e propria casa-torre, è stato incrementato nel volume anche se si può ancora distinguere il corpo originario dalle aggiunte successive. Negli Anni Venti del Novecento si ha un primo ampliamento il corpo quadrato di due piani sulla facciata meridionale. Poiché il terreno dove è costruita è in declivio la villa presenta tra piano sui lati Ovest e Sud e quattro a Nord e a Est.

Si presenta priva di decorazioni esterne, se si esclude la fascia sottotetto con una serie di mensole che si ripetono anche nel corpo di due piani a Sud, ed ha un aspetto piuttosto severo ed imponente, caratteristico degli edifici di difesa. All’interno si possono ammirare le interessanti strutture voltate, a padiglione e crociera, e un pozzo nel tinello al secondo piano perfettamente funzionante e pieno d’acqua, a testimoniare la funzione difensiva dell’edificio. A completare dal punto di vista naturalistico l’edificio è il parco dal carattere prettamente ortivo e coltivo più che ornamentale. Nonostante ci siano ancor oggi presenti diverse piante ornamentali d’alto fusto come palme, pini, eucalipti e cipressi oltre ad ulivi, mimose e ginestre, il terreno di pertinenza è a destinazione prettamente agricola. A testimoniarlo la presenza di alcuni fabbricati rurali tuttora utilizzati. Nella prima metà del XX secolo è stata frequentata da artisti e scrittori come Picasso, Matisse, Edith Wharton, Somerset Maugham ed Aldous Huxley, e da ricchi imprenditori europei ed americani. Oggi è una bellissima struttura ricettiva che ospita i clienti nella parte alta della torre che dispone di una magnifica terrazza, salotto, camera da pranzo, cucina e 4 camere da letto con 3 bagni. Gli arredi ed il mobilio sono quelli originali della famiglia Biancheri.
Villa Corinna fa parte dell’Associazione Nazionale Dimore Storiche
L’Associazione Dimore Storiche italiane, Ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia.