Vilnius e Vytis, il cavaliere raffigurato sull'Euro

PERCHE' SE NE PARLA Finalmente anche la Lituania è entrata nell'Eurozona. E' il 19° paese che vi aderisce, dopo che dal 1° gennaio 2014 aveva fatto il suo ingresso già la Lettonia, come 18° paese. Il 1° gennaio è entrata in vigore la moneta unica europea. Sarà Vytis, il cavaliere che è raffigurato nell'emblema dello stato lituano, simbolo della nazione, l'immagine coniata sopra le nuove monete lituane da 1 e 2 euro.

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PERCHE' ANDARCI E' un vero peccato che, ancora oggi, Vilnius, capitale della Lituania, non goda della fama turistica che le spetterebbe. In virtù di un centro storico di cui può andar fiera, che è tra i meglio conservati d'Europa, merita di essere considerata una delle più belle città d'arte europee. La Città Vecchia che è tutelata come Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, si presenta quasi interamente pedonalizzata.  La Piazza della Cattedrale e quella del Municipio, il Quartiere ebraico e la "Repubblica indipendente" di Uzupis rappresentano i punti nodali che racchiudono la città lituana.
 

DA NON PERDERE Il centro cittadino, senz'altro piccolo ma fiero di una evidente perfezione, merita una adeguata considerazione. Per poterlo osservare e ammirare si consiglia di arrampicarsi su alcuni punti strategici, come la Collina delle Tre Croci o la Torre Gedeminas. Entrambi i punti rappresentano due simboli della storia nazionale e i lituani, che ad essi sono molto legati, ne vanno fieri. Ma la fama di Vilnius è incrementata anche dalle numerose chiese e dai tanti luoghi religiosi di ogni culto che vi si ereggono. Degne di essere conosciute e ammirate sono la Cattedrale, come anche la Chiesa di Sant'Anna e la Sinagoga nel Ghetto. Cosa mangiare: PECCATI DI GOLA A VILNIUS
 

PERCHE' NON ANDARCI Tanti i problemi di notte: i locali che vanno per la maggiore sono due, il Prospekto ed il Brodvejus, ma sono semplicemente due disco-pub. Molti i problemi di sicurezza: non è raro assistere a risse e minacce. E ancor meno raro esserne coinvolti.
 

COSA NON COMPRARE Vi dico solo questo: si vendono ancora i ditali in ceramica. In fatto di bruttezza, come souvenir non trovo nulla di peggiore.