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Spoleto, nella terra del gelato più buono del mondo

Non solo gusto e sapore: tantissime le testimonianze storiche, architettoniche, religiose e teatrali

Spoleto, Umbria
©iStockphoto
Spoleto, Umbria
PERCHE' SE NE PARLA 
E' Spoleto la terra della gelato. Ma anche, ovviamente, tutta l'Italia. E' il nostro Paese, infatti, il vincitore del “Gelato World Tour”, organizzato da Carpigiani e Sigep. Il primo posto è stato assegnato al gusto Pistacchio della gelateria “Crispini” di Spoleto, Perugia. Secondo e terzo posto per Germania e Colombia, rispettivamente con sorbetto all’uva fragola e noci caramellate, e Amor-Acuyà, gusto esotico a base di maracuya, panna e cioccolato colombiano. Per decretare il podio sono stati richiesti tre anni di competizioni in giro per il mondo, che hanno coinvolto 19 Paesi e 1800 gelatieri. La finale, 36 i gusti selezionati, si è svolta sul Piazzale Federico Fellini di Rimini. 
 
PERCHE' ANDARCI
Antica capitale dei duchi longobardi, Spoleto, in provincia di Perugia, è stata arricchita nei secoli da profondi segni storici e architettonici. E anche teatrali. Ne sono testimonianza l'Anfiteatro fuori delle mura urbiche, il Teatro Romano, il Caio Melisso e l'ottocentesco Teatro Nuovo. Giusto per fare qualche esempio. Ma la bellissima Spoleto è ricca di architetture civili e religiose che promette un lungo soggiorno ricco di visite culturali e di cose da fare. 
 
DA NON PERDERE 
Ripetiamo, sarebbero tantissime le cose da vedere. Ma ce ne sono quattro che devono essere assolutamente immortalati. Partendo dal Ponte delle Torri, lungo 230 metri e alto 82, monumento simbolo della città: è stato la parte più spettacolare dell'acquedotto di Cortaccione di origini romane. Purtroppo questo è divenuto tristemente famoso per il verificarsi di alcuni episodi di suicidio. Bellissima la Rocca Albornoziana, sita sul colle Sant'Elia: comprende due cortili interni e sei torri, tra cui una affrescata con dipinti quattrocenteschi. Impossibile non citare il Duomo, la cattedrale di Santa Maria assunta, sorto nel 1067 sui resti di una chiesa del IX secolo, che comprende gli affreschi del Pinturicchio e di Filippo Lippi. Infine ricordiamo la chiesa di San Salvatore, IV-V secolo, patrimonio UNESCO, fra le più antiche basiliche di origine paleocristiana in Italia. 
 
PERCHE' NON ANDARCI
Spoleto non è solo una città da visitare, ma anche da vivere, con tantissimi eventi che riempiono tutto il calendario. Se è possibile, raggiungetela durante l'estate, quando gli eventi si affollano. Soprattutto durante il Festival dei Due Mondi, conosciuto anche come "Spoleto Festival", che si svolge intorno alla prima metà di luglio. Se dobbiamo parlare di un piccolissimo neo, trasporti e viabilità risultano un po' complicati per i non autoctoni.
 
COSA NON COMPRARE
Lavorazione in legno, con sculture e intagli, produzione della ceramica e della tessitura, ma anche artigianato del ferro e del rame: sono queste le grandi tipicità umbre. E poi ci sono i prodotti a base di tartufo nero e di sedano di Trevi. C'è anche chi vende gadget legati alla serie televisiva di Don Matteo, di cui Spoleto è principale set. Da evitare, se non siete fan.
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