PERCHE’ SE NE PARLA
Come i predatori dell’arca perduta di Indiana Jones, solo un po’ più credenti: un team di archeologi capeggiati dalla Associates for Biblical Research è impegnata negli scavi di quello che pensano essere il sito dell’Arca dell’Alleanza. Secondo la Bibbia si tratta della cassa di legno rivestita d’oro che conteneva le tavole dei Dieci Comandamenti, costruita da Mosè sotto ordine di Dio e trasportata durante le peregrinazioni nel deserto fino a trovare la sua presunta collocazione a Silo, un tempo capitale di Israele. L’antica città biblica, che sembrerebbe corrispondere all’attuale Khirbet Seilun, Cisgiordania, fu rasa al suolo dai Filistei, e con essa il santuario che avrebbe contenuto l’Arca, trafugato non si sa dove e mai più ritrovato.
PERCHE’ ANDARE
Silo era un importante centro religioso israelita, più antico di Gerusalemme. Fondamentale nella narrazione biblica, e assai importante nella religione ebraica, il territorio che un tempo era occupato dalla città ha custodito per secoli le rovine di elementi architettonici. Non si tratta di siti archeologici particolarmente maestosi, ma sicuramente evocativi per chi crede o è affascinato dalla narrazione biblica.
DA NON PERDERE
Gli scavi archeologici dell’antica Silo non hanno ancora realmente ritrovato l’Arca dell’Alleanza, ma nel frattempo hanno portato alla luce pavimenti decorati con mosaici, resti di oggetti d’artigianato risalenti a prima dell’insediamento israelita, e di basiliche bizantine (tre). Si suppone che qui, a Silo, si trovasse il Tabernacolo, una dimora trasportabile – probabilmente una tenda – che conteneva l’Arca dell’Alleanza e altri oggetti che testimoniavano la ‘presenza divina’.
PERCHE’ NON ANDARE
Se vi interessa l’archeologia e la storia di quei luoghi, la narrazione biblica, i resti dell’antica città di Silo possono essere interessanti. Ma in Terra Santa è molto probabile che ci siano luoghi e siti assai più ricchi e importanti da visitare prima.
