PERCHE' SE NE PARLA A San Genesio, borgo medievale in provincia di Pisa, è stata scoperta una necropoli, con edifici di età basso medievale, risalente all’epoca in cui bizantini e longobardi combattevano per il potere nella nostra penisola. Ma anche ceramiche, monete d’argento e uno stampo per produrre anelli in oro o bronzo. Questo borgo, che un tempo si trovava lungo la via Francigena, fu distrutto dai samminiatesi nel 1248. Nei pressi dell’edificio religioso è emersa poi un’area cimiteriale basso medievale con decine di sepolture in una zona già utilizzata con funzione funeraria nella seconda metà del VI secolo.
PERCHE’ ANDARCI L’area archeologica di San Genesio, tra Ponte a Elsa e La Scala, è stata ritenuta l'insediamento dal quale si è originata a partire dal XIII secolo la città di San Miniato. Quest'area restituisce annualmente reperti di notevole interesse storico, archeologico e culturale, databili tra l’epoca etrusca e quella medievale. Il sito è stato un importante punto di sosta e ristoro per i pellegrini che viaggiavano lungo la via Francigena.
DA NON PERDERE I confini di San Miniato conservano ancora interessanti tesori architettonici ed artistici. A partire dal Conservatorio di Santa Chiara, fondata nel XIII secolo al cui interno si possono ancora ammirare capolavori pittorici di Ludovico Cardi, detto il Cigoli, e la Croce di Deodato Orlandi. Presso l’Accademia degli Euteleti, presso Palazzo Migliorati, troverete anche la maschera funeraria di Napoleone Bonaparte e memorie appartenenti alla nobile famiglia. Da non perdere l’Oratorio del Loretino, con l'altare in legno di Spillo; la Sala delle Sette Virtù, attuale sede del palazzo comunale; la Rocca, testimonianza del passaggio di Federico II di Svevia.
PERCHE’ NON ANDARCI San Miniato si trova a metà strada tra Firenze e Pisa. Per chi viaggia in treno, è servita dalla linea Firenze-Pisa; per chi si sposta in aereo, si trova a 30 minuti circa dall'Aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze e dal Galileo Galilei di Pisa.
COSA NON COMPRARE Qui potrete trovare il rinomato tartufo bianco, un’eccellenza alimentare divenuto il simbolo delle Colline Sanminiatesi, che ogni anno viene festeggiato con una Mostra Mercato Nazionale. Ma abbondano anche vini, olio extravergine di oliva e salumi. A Ponte a Egola si trova uno dei più importanti centri, a livello nazionale, per la lavorazione delle pelli e del cuoio.