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Perù Lima scoperta archeologia

Perù, scoperti 143 nuovi geoglifi nel deserto di Nazca

Questi raffigurano persone, animali, tra cui pesci, serpenti, uccelli, scimmie, volpi, felini e altre curiose creature.

Linee di Nazca
iStock
Linee di Nazca
PERCHE' SE NE PARLA
Scoperti 143 nuovi geoglifi nel deserto di Nazca, anche grazie al contributo dell’intelligenza artificiale. Il team di ricerca guidato dal professor Masato Sakai dell’Università di Yamagata, in Giappone, attivo da 15 anni in questo studio, ha analizzato immagini satellitari ad altissima risoluzione per l’identificazione delle linee, oltre a svolgere attività sul campo per chiarirne la distribuzione e il significato. Il risultato è stato l’identificazione di 142 nuovi geoglifi: raffigurano persone, animali, tra cui pesci, serpenti, uccelli, scimmie, volpi, felini e altre curiose creature. Si sale a quota 143 con quello “riaffiorato” grazie all’ausilio di un modello di intelligenza artificiale sviluppato insieme a IBM Japan. 
 
PERCHE' ANDARCI
I geoglifi di Nazca si trovano nella regione di Ica, e più precisamente nelle valli di Palpa e di Nazca, a 450 km a sud di Lima. Queste linee si estendono su una superficie di 750 km² (50 km di lunghezza per 15 km di larghezza), e possono essere geometriche, zoomorfe o fitomorfe. La loro lunghezza può variare dai 50 ai 300 metri. Il mistero che avvolge questi geoglifi risiede nella complessità rappresentata dall’eseguire tali disegni dalla terra, in quanto si tratta di figure stilizzate e realizzate con un unico tratto. Non a caso, nel 1994 sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
 
DA NON PERDERE
Le prime testimonianze relative all’esistenza delle linee e dei geoglifi di Nazca risalgono al 1547, quando lo storico e cronista spagnolo Cieza de León raccontò di aver visto “segni da qualche parte nel deserto di Nazca”. Tre le linee principali da immortalare: il Colibrì, il disegno più famoso in virtù delle sue proporzioni armoniche, con una distanza tra le sue due ali di circa 66 metri; la Scimmia, che conta nove dita e una coda a spirale; la Fregata, lunga all'incirca 160 metri, dalla testa davvero particolare.
 
PERCHE' NON ANDARCI
Per osservare ed ammirare le Linee di Nazca è preferibile, ovviamente, vederle dal cielo. Anche se i "solchi" non sono sempre ben visibili. I visitatori hanno la possibilità di effettuare un’escursione a bordo di piccoli aerei. Diversi turisti, tuttavia, si sono lamentati di alcuni disservizi: pazientate, ne varrà la pena.
 
COSA NON COMPRARE 
Ritroverete i disegni sulla sabbia un po' ovunque, tra sassi e vasi. Sicuramente caratteristici, non si discute su questo. Ma davvero bisogna pagare quasi a peso d'oro, in confronto alla moneta locale, una pietra? 
 
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