PERCHE' SE NE PARLA
Per celebrare il re della pasticceria siciliana, il 29 e 30 aprile debutta a Palermo la prima edizione del Cannolo Festival, che per la prima volta riunisce in un'unica occasione, a Sanlorenzo Mercato, quattro dei principali distretti produttivi del cannolo. Per l’evento sono stati selezionati quattro rappresentanti di altrettante zone notoriamente riconosciute come vessilli del cannolo siciliano a regola d’arte. Parliamo di Piana degli Albanesi, Santa Cristina Gela, Chiusa Sclafani e Marsala. I maestri coinvolti sono Vito Mandalà (Peccati di Gola – Piana degli Albanesi); Gaetano Biscari (Bar del Corso – Santa Cristina Gela); Giuseppe Colletti (Artigiandolce – Chiusa Sclafani); Giacomo Parrinello (Dolce Tentazione – Marsala).
In occasione del festival saranno allestite quattro postazioni, una per ognuno dei maestri pasticceri, e i partecipanti avranno la possibilità di assaggiare i quattro cannoli in gara con un ticket degustazione, per poi votare il preferito. Il voto popolare incontrerà poi quello di una giuria tecnica, contribuendo così a decretare il vincitore della prima edizione dell’evento, in collaborazione con l’Associazione Provinciale Cuochi e Pasticceri di Palermo. Intanto, nei due giorni, si susseguiranno dimostrazioni, laboratori, talk show e showcooking.
PERCHE' ANDARCI
Piana degli Albanesi è il borgo dell’entroterra palermitano noto ormai come “il paese dei cannoli”, custode di una tradizione secolare e di ricette che ancora oggi nascondono segreti di produzione gelosamente custoditi. Santa Cristina Gela, invece, condivide con i cugini di Piana la materia prima dello stesso territorio ma con ricette differenti. Ma ci sono anche i cannoli di Chiusa Sclafani, con una lavorazione originale e immediatamente riconoscibile e scorze leggere.
DA NON PERDERE
Sanlorenzo Mercato è un mercato metropolitano con nove botteghe, una selezione di circa prodotti locali (di cui il 40% freschi di giornata) da fornitori scelti in tutto il territorio siciliano, secondo una logica di filiera corta e sostenibilità. E anche tante cose da gustare sul momento. Ad ospitare il Mercato sono i locali di una ex agrumaria degli anni 40, oggi completamente restaurata nel rispetto della vocazione originale.
PERCHE' NON ANDARCI
Il centro di Palermo è facilmente visitabile a piedi, evitando così lo spostamento in auto, che risulterebbe caotico in vista del forte traffico del centro storico. Tra le strade più intasate c'è viale della Regione Siciliana: secondo una ricerca del 2010, è bloccata da ingorghi per ben 84 ore alla settimana, ovvero 12 ore al giorno.
COSA NON COMPRARE
I pupi siciliani, patrimonio Unesco, sono indubbiamente bellissimi e si trovano un po’ ovunque. Ma, prima di acquistarli, provate ad immaginarvi durante il processo di pulizia e di rimozione della polvere. Pensato a ciò, a voi la scelta.