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Okinawa, il mistero delle antiche monete romane

Tra siti di grande rilevanza storica e isole da sogno, quest'arcipelago conquista più tipologie di viaggiatori

Castello di Katsuren
©iStock
Castello di Katsuren
PERCHE' SE NE PARLA Rinvenute in Giappone, nelle rovine del Castello di Katsuren, a Uruma nell'isola Okinawa,  antiche monete romane risalenti a circa 1700 anni fa. Risalenti al III o IV secolo, appartengono al regno dell'imperatore Costantino, che è stato sul trono di Roma tra il 306 e il 337. In base alle analisi, le monete parzialmente rovinate mostrano l'effigie dell'imperatore e, sul retro, l'immagine di un soldato con una lancia. Assieme a queste sono state ritrovate anche monete dell'Impero ottomano del XVII secolo.

PERCHE' ANDARCI A Okinawa, sotto il nome di «Siti Gusuku e beni associati del Regno delle Ryukyu», è stato inserito fra i Patrimoni dell’umanità un gruppo di nove edifici accompagnato da altre vestigia. All’epoca del Regno delle Ryukyu, con il termine gusuku venivano indicate le fortezze erette dai potenti clan che dominavano queste regioni. Da visitare il Castello di Zakimi, costruito nel XV secolo dal leggendario guerriero Gosamaru, nonché quello di Nakijin, appartenente al Clan Aji che governava nel regno del Nord all’epoca dei Tre Regni prima dell’unificazione nel 1429. Imperdibile la Residenza della famiglia Nakamura, costruita nel XVIII secolo, oggi considerata Bene culturale d’importanza rilevante. Se avete tempo, belli anche il Castello di Nakagusuku, il Giardino botanico del sud-est e l’acquario Okinawa Churaumi

DA NON PERDERE Il castello di Katsuren, con l'Oceano Pacifico su due lati, è anche chiamato anche "Ocean Gusuku". Si tratta di un gusuku che si trova nella prefettura di Okinawa: la sua "età d'oro" risale a metà del 15° secolo, ma fu attaccato nel 1458 dall'esercito Ryukyuan. Qui sono state rinvenute anche piastrelle preziose e antiche porcellane cinesi, a dimostrazione della fitta rete di scambi tra Giappone, Corea, Cina e Sud-Est asiatico. Oggi di questo sito, classificato dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, rimangono solo poche rovine e una splendida vista sulla regione centrale e sul mare da una parte e dall’altra della penisola.  Non dimenticate di visitare Naha, antica capitale del regno di Ryukyu.

PERCHE’ NON ANDARCI Se amate il mare, sappiate che l'arcipelago di Okinawa è considerato un vero e proprio paradiso tropicale. Si può arrivare sin qui con aereo, traghetto e bus. Il viaggio non è particolarmente complicato: in aereo, partenza da Tokyo, ci si impiega circa due ore, dai 100 euro in su per tratta. E' comunque consigliato come una delle ultime tappe del vostro tour giapponese. O può essere considerato, in alternativa, un buon motivo per tornarci. 

COSA NON COMPRARE Affascinanti negozi dall’impronta caratteristica costellano le strade di Okinawa. Su Kukosai-dori avrete l’imbarazzo tra souvenir, dolci delle Ryukyu e liquori locali. La strada Tsuboya Yachimun, che incrocia Kukosai-dori, è invece consacrata ai souvenir di ceramica. Alcuni sono tanto belli quanto fragili. Da comprare solo se siete disposti a rischiare di ritrovarvi, al termine del viaggio, con una serie di cocci.
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