PERCHE’ SE NE PARLA
Quando si trova una incisione antica, un manufatto, è già un successo. Ma quando se ne trovano centinaia è una vera rivoluzione. E se queste centinaia risalgono addirittura ad epoche diverse, si tratta di una scoperta campale. E’ quello che è successo in Messico, nei pressi del sito archeologico de La Campana: sono stati ritrovati dagli archeologi 108 petroglifi che risalgono a differenti epoche. Abbastanza da coprire un arco temporale di ben 3000 anni. Una sorta di enciclopedia su pietra del Mesoamerica. Il sito, che si trova presso l'area urbana di Colima, è stato abitato per quasi 3000 anni, e i petroglifi ne riportano un pezzetto di storia. Ognuno a modo suo: con incisioni di figure astratte, animali, fiori, volti umani. Su pietre del peso di tonnellate o pochi grammi.
PERCHE’ ANDARE
Il sito de La Campana è stato uno dei centri abitati più popolosi del centro America pre-ispanico. La civiltà Capacha ha vissuto qui sin dal 1500 a.C., e ha lasciato a testimonianza massicci complessi, tra cui piramidi a base quadrata basse e ampie. Ma diversi gruppi etnici si sono succeduti nei 3000 anni in cui è stato abitato, lasciando ognuno una traccia, tra cui i petroglifi appena rinvenuti. Il Volcàn de Fuego alle spalle del sito rende lo scenario particolarmente pittoresco.
DA NON PERDERE
I siti archeologici di Colima si estendono per diversi chilometri. Comprende insediamenti Capacha, ma anche villaggi e quartieri ‘periferici’. Il complesso più ampio è El Chanal, e si estende per 50 ettari. Quello noto come La Campana è quindi solo una parte dell’estesa area abitata in epoca preispanica, ma essendo il principale centro economico e religioso è quello più interessante da visitare. A dire il vero, ad oggi gli archeologi ne hanno solamente dissotterrato quella che si suppone essere una minuscola percentuale del totale.
PERCHE’ NON ANDARE
I siti archeologici pre-ispanici in Messico sono molti. Alcuni vastissimi e imponenti, altri più piccoli, ma pittorescamente custoditi dalla giungla. Se non avete mai visitato Teotihuacan, Montalban, Chicen Itza, Palenque (solo per citare i più noti) dovrebbero necessariamente venire prima.
COSA NON COMPRARE
Purtroppo i souvenir dozzinali che si trovano nei luoghi turistici del Messico sono pressoché identici ovunque, e scimmiottano le icone Maya e Azteche con poca classe. L’artigianato nel Paese è ricco e fiorente, puntate su quello.