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Israele, un drone per l’archeologia

Grazie alle riprese di un drone, è stato scoperto un reperto rarissimo

Deserto
istockphotos
Deserto israeliano
PERCHE’ SE NE PARLA
La tecnologia dei droni ha aggiunto un importante strumento nelle mani degli archeologi. E proprio grazie alle riprese aeree di un drone in Israele, nell’area del sito di Horvat ‘Amuda, è stato possibile identificare un reperto molto raro. Si tratta dei resti di un palazzo, o forse un tempio, di epoca Idumea. Sono pochissime infatti le testimonianze degli Idumei o Edomiti nel paese. Le riprese aeree hanno permesso di individuare il punto in cui scavare. L’edificio presenta due stanze, in una delle quali si trovavano degli altari in pietra scolpiti con la simbologia del toro. Sono inoltre stati rinvenuti utensili, lampade, brocche, risalenti a circa 2.200 anni fa. 
 
PERCHE’ ANDARE
Gli scavi nell’area sono ancora in corso, ma gli archeologi sono già assolutamente soddisfatti. Si contano infatti sulle dita di una mano i reperti del popolo edomita, che, nomade, si stabilì al sud di Israele (e in Giordania) a più riprese. L’antico regno di Edom infatti fu distrutto dai Bailonesi nel VI secolo, quindi fu ristabilito appena più a nord, in Giudea, e da lì i Greci lo chiamarono Idumea. Il loro territorio passò per le mani del regno egiziano, quindi di Alessandro Magno. Si convertirono all’ebraismo, vennero quindi assoggettati dai Romani. Insomma, una storia complicata che non ha lasciato molte tracce, ecco che questi resti potrebbero avere una connotazione unica nel panorama archeologico del paese. 
 
DA NON PERDERE
Il sito di Horvat ‘Amuda è ricco di testimonianze che risalgono all’epoca delle rivolte ebraiche nei confronti della dominazione romana. Si trovano per esempio alcuni tunnel costruiti in occasione dei tumulti, per mettersi al sicuro dalla repressione. Ma anche spazi sotterranei utilizzati come cantine, frantoi, cave. Lo scavo è tuttavia ancora in corso quindi è probabile ci vorrà ancora un po’ di tempo prima di poterlo visitare. 
 
PERCHE’ NON ANDARE
Israele è ricca di siti archeologici che testimoniano le vicissitudini storiche di quella terra. In attesa che il sito diventi tourist-friendly, le alternative sono molte, più ‘facili’ e con ogni probabilità più affascinanti. A pochi chilometri, per esempio, si trova il sito di Beit Guvrin-Maresha. 
 
COSA NON COMPRARE
Prima dei souvenir è probabile che dobbiate attendere l’apertura del sito.
 
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