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Grecia: Ikaria, l'isola della lunga vita nell'Egeo

Sull'isola greca gli abitanti “si dimenticano di morire”: benvenuti nell'isola del mito e della bellezza...

Ikaria, Grecia, isole
©iStockphoto
Ikaria
PERCHE' SE NE PARLA Sull'isola di Ikaria, nell’Egeo settentrionale, gli abitanti “si dimenticano di morire”: questa occupa una superficie di 99 kmq e conta appena 8mila residenti. La terra dedicata a Icaro è una delle cinque “Blue Zone” del mondo, ossia quei posti dall'eccezionale tasso di longevità, studiati dall’esploratore Dan Buettner. Insieme a Ikaria c'è la provincia di Nuoro, in Sardegna; le isole di Okinawa in Giappone;  Loma Linda, California; la penisola di Nicoya in Costa Rica. Per quanto riguarda l'isola greca, i ricercatori hanno controllato la sorte dei nati tra il 1900 e il 1920 e ne hanno analizzato le cause di morte, rilevando come gli over 90enni fossero più del doppio della media nazionale, che siano meno depressi e presentino tassi di demenza senile ridotti. 
 
PERCHE’ ANDARCI Ikaria è un luogo magico dall'incredibile passato mitologico, il cui nome, non a caso, è collegato alla figura di Icaro, figlio di Dedalo: secondo la leggenda sarebbe caduto in mare proprio qui, durante il tentativo di volare più in alto. Ricchissimi e variegati i suoi paesaggi, tra spiagge di sabbia e acque correnti, montagne e lussureggianti colline verdi. Ma l'isola è anche famosa per le sue sorgenti termali, uniche in tutto il mondo per la loro composizione chimica. Lo stile di vita, come avrete capito, è davvero sano, con orari per lavorare e per rilassarsi perfetti. Il porto e capoluogo dell’isola è Agios Kirikos, facilmente riconoscibile dai balconi delle case coperti di fiori. 
 
DA NON PERDERE  Quattro le attrattive turistiche imperdibili: il Castello bizantino di Koskina, costruito nel X secolo, sito sulla cima di una montagna che domina il borgo di Kosikia; il tempio di Artemide a Nas, del VI secolo a. C.; presso le Terme romane le mura diroccate e i resti sommersi della città sommersa nel 205 a. C.; i resti dell’Odeon bizantino, vicino al villaggio di Kampos.
 
PERCHE' NON ANDARCI Lo stile di vita sarà unico al mondo, ma che fatica raggiungerla: bisogna fare scalo ad Atene e da qui prendere o un traghetto, che parte due volte a settimana, o un altro aereo. E per girare la città vi conviene noleggiare un'auto: le strade non sono in condizioni ottimali, il trasporto pubblico copre solo parte del territorio, e i  taxi diventano onerosi per via delle lunghe distanze.
 
COSA NON COMPRARE Sono in vendita anche i sandali con le ali laterali, proprio come  fossero le scarpe di Icaro. Simpatiche, certo, ma talmente inutilizzabili da mettere in secondo piano la bruttezza delle bamboline anni Ottanta, quelle dagli occhi spiritati, con i costumi tradizionali. Ecco, meglio queste ultime.
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