PERCHE' SE NE PARLA
Scoperte a Gerusalemme, nella grotta di Ophel, antiche monete in bronzo da 1,5 cm ottimamente conservate, forse in uso per un breve periodo. "Le monete sono state lasciate da residenti ebrei che si sono nascosti in una grande caverna per quattro anni, dall'assedio romano di Gerusalemme, fino alla distruzione del Secondo Tempio e della città di Gerusalemme". Lo ha spiegato l'archeologo dell'Università ebraica Dr. Eilat Mazar. Queste monete presentano iscrizioni e simboli ebraici, come le quattro specie vegetali bibliche: palma, mirto, cedro e salice. Presente anche un'immagine del calice che veniva usata nel servizio del Tempio. Nel sito sono stati trovati anche molti vasi di ceramica rotti, tra cui vasetti e pentole.
PERCHE' ANDARCI
A proposito di grotte, la Caverna di Zedekiah, è una cava sotterranea di 20mila mq di pietra calcarea che si estende per cinque isolati nel quartiere musulmano della Città Vecchia. Questa è ciò che rimane della più grande cava di Gerusalemme, che si estende dalla Grotta di Geremia e la Tomba del Giardino alle mura della Città Vecchia. Solo una parte di questa risale a un fenomeno naturale, il resto è stato scolpito da schiavi e operai in un periodo lungo diverse migliaia di anni. La caverna, che ha rivestito un ruolo molto importante durante gli anni della Massoneria, è aperta al pubblico da domenica a giovedì, anche per visite guidate.
DA NON PERDERE
C'è un'altra grotta da visitare, e i cristiani la conoscono molto bene. Quella del Getsemani, che in aramaico indicava il luogo del frantoio, si trova alla destra della Tomba della Vergine, alla base del Monte degli Ulivi. La tradizione, sin dal IV secolo, colloca qui il tradimento di Giuda. Questa misura circa metri 19x10, con una altezza di metri 3,5. Oggi il suo aspetto è abbastanza naturale, nonostante le varie trasformazioni che l'hanno vista cambiare nei secoli.
PERCHE’ NON ANDARCI
Alla luce dei più recenti avvenimenti, la Farnesina raccomanda ai turisti a Gerusalemme di tenere un comportamento prudente, di evitare tutti gli assembramenti e i luoghi interessati dalle proteste. Nonché di seguire scrupolosamente le indicazioni delle Autorità locali.
COSA NON COMPRARE
Gerusalemme è invasa dagli abusivi che vendono articoli dalla qualità bassissima a prezzi neanche tanto modici: spesso ciò che viene spacciato per legno in realtà è gesso, e si distrugge con una semplice svista. Un souvenir in una terrà così affascinante merita più attenzione. E anche qualche euro in più.