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Egitto sarcofagi Luxor tebe Valle dei Re

Egitto, decine di sarcofagi completamente intatti

Una delle più grandi scoperte del nostro tempo in terra egiziana

Tempio di Hatshepsut
istockphotos
Statua al Tempio di Hatshepsut
PERCHÉ SE NE PARLA
L’Egitto è senza dubbio uno dei paesi al mondo con la maggiore ricchezza archeologica, talmente tanta da non essere ancora completamente tornata alla luce. A testimoniarlo le numerose scoperte, fra cui alcune eccezionali: è il caso del recente ritrovamento di ben 31 sarcofagi sigillati recuperati nell’area occidentale dell’antica Tebe, ovvero Luxor. Per la precisione, gli archeologi hanno fatto la scoperta presso la necropoli di el-Assasif, non lontano dal celebre tempio funerario di Hatshepsut. Un ritrovamento eccezionale, non solo per il numero dei sarcofagi e per il fatto che sono perfettamente intatti, ma anche per la loro posizione, accatastati su due livelli in una grande tomba. È probabile che si tratti di una seconda sepoltura: i sarcofagi sarebbero stati messi lì per non farli trovare ai predoni. Missione riuscita, specialmente considerando che la Valle dei Re è stata ampiamente depredata nei secoli. I sarcofagi risalirebbero alla 22esima dinastia, in un periodo compreso tra il 945 e il 715 a.C., e contenevano 23 uomini (sacerdoti), 5 donne e 3 bambini.
 
PERCHÉ ANDARE
Luxor è uno dei luoghi iconici d’Egitto, meta impareggiabile e vero e proprio sogno ad occhi aperti per gli appassionati di storia egiziana. Il complesso templare di Karnak è una delle grandi meraviglie del mondo, mentre il viale di sfingi del Tempio di Luxor è una vera e propria icona. Così come la mitica Valle dei Re, divenuta celebre nel mondo intero, mentre il sopra citato tempio di Hatshepsut è il più grandioso esempio di unione tra l'architettura egiziana e quella classica. Considerate che sono solo alcune delle attrazioni archeologiche di quella che un tempo era Tebe, capitale dell’Egitto faraonico del Medio Regno. Un luogo indimenticabile per appassionati egittologi.
 
DA NON PERDERE
Luxor è un museo a cielo aperto, ma oltre all’aspetto storico vanta un meraviglioso lungofiume che vale davvero la pena gustarsi un momento, concedendosi una pausa dai siti archeologici (spesso flagellati dal caldo torrido). Il Nilo divide in due la città, ed è molto probabile che lo attraverserete per arrivare alla zona storica: cercate di farlo con una piccola imbarcazione locale, magari chiedendo di ‘allungare’ leggermente il tour per osservare la vita lungo il fiume. Inoltre, la parte di lungofiume est più vicina ai moli delle barche turistiche, la Corniche, è camminabile e costituisce una deliziosa passeggiata. Se arrivate all’ora del tramonto avete fatto l’en plein.
 
PERCHÉ NON ANDARE
Se in Egitto risiedete sulle coste del Mar Rosso, il viaggio fino a Luxor sarà molto lungo, e la giornata a dir poco faticosa. Inoltre le temperature sono spesso a prova di sopportazione (e di svenimento). Non ultimo, dovrete fare i conti con l’insistenza dei venditori di qualsiasi cosa (dai souvenir alle gite, dai procacciatori per alberghi e ristoranti alle guide improvvisate). Una destinazione imperdibile, ma che richiede una discreta dose di pazienza. 
 
COSA NON COMPRARE
Una pecca dei viaggi in Egitto è che, nonostante la ricchezza dell’artigianato, troverete ovunque gli stessi souvenir dozzinali. Sfingi e Piramidi (anche se Luxor si trova a centinaia di chilometri da loro), gatti e scarabei, cammelli in tutte le fogge e narghilè che non funzioneranno mai.
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