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Cilento Campania Scoperta Archeologia

Cilento, scoperta una collana dell'età del Bronzo

Marina di Camerota è una delle regine del turismo balneare italiano e internazionale. 

Camerota, Cilento
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Camerota, Cilento
PERCHE' SE NE PARLA
Scoperta nella "Grotta della Cala", nel Comune di Camerota, nel bel Cilento, una collana risalente all'età del Bronzo finale. E sarebbe il primo ritrovamento di questo genere in Campania, secondo quanto sostenuto dai ricercatori dell'Università di Siena. I resti della collana, realizzata in pasta vitrea e ambra, sono stati rinvenuti nella camera più interna della cavità del sito preistorico, accanto a frammenti di ceramica e a resti umani. Finora sono state recuperate più di venti perle, ma si attendono ulteriori rinvenimenti.

PERCHE’ ANDARCI 
Camerota è una rinomata località turistica balneare concentrata prevalentemente nella sua frazione "Marina", una delle regine del turismo balneare italiano e internazionale all'interno del Parco del Cilento. Il paesaggio è vario e mozzafiato, notevoli distese di macchia mediterranea si alternato a secolari uliveti. Numerose e varie sono le spiaggie. Parliamo di Calanca, incastonata tra due piccoli promontori rocciosi, dal fondale più basso, della sabbiosa Marina delle Barche e di Lentiscelle, più ciottolosa. Mingardo, invece, comprende una serie di spiagge lunga circa 7 km, le più famose delle quali sono la Cala del Cefalo, la Cala d'Arconte e la Spiaggia la Vela.

DA NON PERDERE
L'area naturale protetta del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, interamente compresa nella provincia di Salerno, dal 1998 è Patrimonio dell'umanità dell'Unesco, dal 1997 Riserva della biosfera e dal 2010 il primo parco nazionale italiano a diventare Geoparco. Sono almeno tre le cose da vedere qui: gli Scavi di Velia, a pochi chilometri da Casal Velino, parco archeologico di gran prestigio; il Parco Archeologico di Paestum, che rappresenta l'area dell'antica Poseidonia, già abitata in età preistorica; la Certosa di Padula, o di San Lorenzo, la più grande d'Italia, fondata nel 1306 da Tommaso Sanseverino. 

PERCHE’ NON ANDARCI 
Un territorio tanto bello quanto da salvaguardare. Purtroppo ogni tanto sono stati segnalati problemi legati alla maladepurazione e alle frane. E le acque non sono sempre pulite, con tanto di divieto di balneazione. Quindi prestate sempre un po' di attenzione.

COSA NON COMPRARE 
Ricchissimo l'artigianato locale: troverete le creazioni dei maestri scalpellini nel Vallo di Diano, quelle in pietra a Centola, i lavori in ferro battuto nell'area del Bussento, oggettini in castagno e faggio nel Cilento interno, ceramiche a Montestella e Mingardo, cestai lungo l'Alento. E tanto altro ancora. In vendita, inoltre, anche i ditali con la scritta Cilento. Parecchio anni Ottanta, de gustibus...
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