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Cefalù in silenzio per le vittime del naufragio

La città siciliana sarà in lutto il giorno della celebrazione dei funerali delle vittime della “strage” avvenuta al largo del Canale di Sicilia

Cefalù, sicilia
Courtesy of ©istockphoto
Cefalù
PERCHE’ SE NE PARLA La città di Cefalù sarà in lutto il giorno della celebrazione dei funerali delle vittime dell'ultimo naufragio avvenuto al largo del Canale di Sicilia. Il sindaco Rosario Lapunzina in una nota dichiara: "l'Amministrazione Comunale, certa di interpretare i sentimenti di tutti i Cefaludesi, chiede che tutte le manifestazioni pubbliche che si svolgeranno nella giornata di (…) lunedì 20 aprile, siano precedute da un minuto di silenzio in memoria delle vittime". Perché nell’Italia dai facili entusiasmi e dagli altrettanto facili attacchi, tra avvoltoi dell’informazione e demagoghi della politica, è questo il modo migliore per ricordare chi non c’è più. Per rendere un ultimo saluto a quelle 700/900 persone, vittime delle acque ma soprattutto della vita, morte in seguito al naufragio avvenuto davanti alle coste libiche. Silenzio.
 
PERCHE’ ANDARCI  Situata sulla costa settentrionale dell'isola, la città di Cefalù si trova a circa 50 km da Palermo. Sovrastata da un'altura di 270 metri, dal particolare profilo a forma di testa, che cade a picco sul mare, è una piccola città che presenta un pittoresco porticciolo e interessanti attrattive architettoniche e archeologiche. La città, che fa parte del Parco delle Madonie, fa parte del club dei borghi più belli d'Italia.
 
DA NON PERDERE A proposito della strage consumata nelle scorse ore, la Cattedrale di Cefalù, uno dei più importanti monumenti della Sicilia normanna, fu eretta tra il 1131 e il 1240 come atto di ringraziamento a Dio dopo essere sopravvissuto ad un naufragio. Nella Cattedrale si fondono l’architettura e l'arte araba, quella bizantina e la cultura latina e nordica. Accanto alla chiesa anche il suggestivo chiostro, costituito da quattro gallerie di doppie colonne. Tra le altre cose da vedere, la Rocca, conosciuta dai Fenici come promontorio Ercole: una rupe calcarea con un'altitudine di 270m. Qui si trovano i resti del Castello, che risale al XIII- XIV secolo, e del Tempio di Diana, un edificio megalitico risalente al IX secolo a.C.
 
PERCHE’ NON ANDARCI Cefalù non è il centro della movida siciliana, ovviamente. Ma si trova a pochi chilometri dalle sue più note località montane. Così da accontentare tutti: chi vuole il relax e chi freme per divertirsi. Meglio visitarla d’estate: il borgo offre una miriade di posti incontaminati, tra spiagge e scogliere.
 
COSA NON COMPRARE Il simbolo siciliano della Trinacria e le teste di moro in ceramica sono tra i souvenir più gettonati della Sicilia. E si trovano anche qui, a Cefalù, per un ricordo davvero intriso di cultura e tradizione.
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