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Napoli Campania Scoperta Archeologia

Castellammare di Stabia, la sua vita dopo l'eruzione

Gli scavi archeologici hanno riportato alla luce un edificio che risalirebbe all'età augustea o giulio-claudia

Castellammare di Stabia, Campania
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Castellammare di Stabia, Campania
PERCHE' SE NE PARLA
Gli scavi archeologici, attualmente in corso, in piazza Unità d'Italia a a Castellammare di Stabia hanno riportato alla luce un edificio che risalirebbe all'età augustea o giulio-claudia. Ma alcuni resti farebbero invece riferimento al V secolo d.C., segnale di un insediamento successivo all'eruzione che nel 79 d.C. rase al suolo Stabiae. Quindi, a differenza di Pompei ed Ercolano, abbandonate dopo l'eruzione, Stabia continuò a vivere anche nei secoli successivi. 

Un'ipotesi, quest'ultima, che già da qualche anno iniziava a prendere forma, data la presenza di alcune vestigia paleocristiane nell'area sottostante alla Cattedrale, a poche centinaia di metri dal luogo dell'attuale scavo. Tra i ritrovamenti effettuati nella piazza risultano anche una lucerna paleocristiana, anfore, vasi e persino alcune pentole. 

PERCHE’ ANDARCI 
Le origini di Castellammare di Stabia sono incerte, anche se alcuni ritrovamenti documentano che la zona era già abitata a partire dall'VIII secolo a.C. Questo comune conta circa 50 chiese cattoliche e tantissimi luoghi da visitare. Proviamo a riassumere i principali. Partiamo, quindi, dalla chiesa principale, la concattedrale di Santissima Maria Assunta e San Catello, i cui lavori di costruzione risalgono al 1587. Sono da vedere, però, anche Palazzo Farnese, oggi adibito a Municipio, al cui interno si trova un piccolo Museo Civico. Belli anche Palazzo del Fascio e Palazzo Alvino. E ancora la Reggia di Quisisana, dove abitarono anche Giuseppe Bonaparte, Gioacchino Murat e i Borbone. 

DA NON PERDERE
Gli scavi archeologici di Stabia hanno restituito i resti di questa antica città, presso la collina di Varano. Un'antica necropoli del VII secolo a.C. ne testimonia sia l'anzianità sia l'importanza. Da qui sono emersi moltissimi oggetti fabbricati in Etruria e Grecia, a dimostrazione che fosse un importante luogo di scambi commerciali. Infatti, secondo gli archeologi, Stabiae doveva essere un oppidum, ovvero una città fortificata collegata ad un importante porto e ad una importante strada. Durante le guerre sociali nell'89 d.C. fu in parte distrutta, ma poi ricostruita. Gli scavi hanno portato alla luce tre lussuose ville ed un quartiere dotato di terme.

PERCHE’ NON ANDARCI
Come parlare di Castellammare senza fare riferimento alla realtà napoletana? Ebbene, solo 3 accortezze una volta giunti in questa bellissima città: non chiedete un taxi a chi non possiede l'apposita auto; diffidate da chi vorrebbe vendervi pc, cellulari e oggetti hi-tech a poche decine di euro; mai tentare la fortuna al gioco delle tre carte. Ma poi, diciamocelo, c'era effettivamente bisogno di scriverlo?

COSA NON COMPRARE 
Dai cornetti portafortuna ai vari Pulcinella, dalle tazzine di caffè alle miniature di Totò: in fatto di gadget la provincia napoletana non teme confronti. E portare a casa qualcosa di bello e caratteristico è facilissimo. In vendita anche i tradizionali, e affascinanti, tamburelli. Rivestiti, talvolta, però, da tremende immagini in perfetto stile anni Ottanta: un po' di discernimento non farebbe male.
Saperne di più su IL LUOGO DEL GIORNO
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