PERCHE' SE NE PARLA
Scoperto nell'antico porto di Caesarea, in Israele, in un antico vaso di bronzo, un orecchino e 24 monete d'oro. Queste dall'altissimo valore economico: basti pensare che con una o due di queste si pagava un anno di lavoro di un contadino. Forse era stato nascosto per sottrarlo ai Crociati, che 900 anni fa conquistarono questi luoghi.
Se avete voglia di visitare Gerusalemme, leggete "una città ricca di contrasti" su Consigli.it
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PERCHE' ANDARCI
Cesarea si trova a metà strada tra Tel Aviv e Haifa, vicino alla città di Hadera. Fu costruita da Erode il Grande intorno al 25-13 a.C. come città portuale, e divenne prima il centro amministrativo della provincia giudaica dell'Impero romano, poi capitale della provincia bizantina della Palestina. Tutta la sua storia è testimoniata dalle meraviglie archeologiche qui presenti: concedetevi un tour partendo da una visita al parco nazionale e all’antico porto, proseguendo con un giro dell’ippodromo e dell’anfiteatro romano, sino all’imponente palazzo.
DA NON PERDERE
Da non perdere la ‘Travel through Time experience’, un’esperienza affascinante che consiste in uno spettacolo di suoni e luci che racconta la storia magica di Caesarea nel corso delle epoche passate. Chi visita Cesarea può ammirare, inoltre, anche le stupende spiagge assolate e godere della vita diurna, che comprende ristoranti tipici e caffè.
PERCHE' NON ANDARCI
La situazione di sicurezza in Israele è in costante evoluzione. Si sono verificati, neanche tanto tempo fa, episodi di violenza quali accoltellamenti e lanci di pietre su persone e veicoli, scontri tra dimostranti e forze di sicurezza israeliane e attacchi con armi da fuoco. Anche a Tel Aviv. A Caesarea la situazione dovrebbe essere più tranquilla, ma prestate comunque attenzione.
COSA NON COMPRARE
Belle le ceramiche armene bianche e blu, interessanti anche i souvenir in legno d’ulivo e madreperla. E poi piatti colorati, portacandele, tazze da kiddush e candelabri a sette bracci. Tanti i riferimenti alle religioni, persino portachiavi e magliette: un po' troppo, forse.