PERCHE' SE NE PARLA Dal 19 al 23 agosto torna il Berlin Atonal, il festival per eccellenza di musica e arte visiva sperimentale che, per la terza volta consecutiva, si svolgerà presso la celebre centrale elettrica dismessa, il Kraftwerk. Tra gli appuntamenti irrinunciabili meritano una citazione la reunion stellare tra i Faust e Tony Conrad, che riproporranno il loro capolavoro Outside The Dream Syndicate, la prima mondiale live di Sonno dell'italiano Alessandro Cortini, tastierista dei Nine Inch Nails, il concerto di David Borden con il Mother Mallard Ensemble, le esibizioni di Lustmord, Shackleton, Clock DVA, Kangding Ray e Barry Burns, ancora Cortini assieme a Lawrence English. E il programma è ancora lunghissimo...
PERCHE' ANDARCI Berlino è la maggiore città tedesca, nonché Land della Germania e città-stato. Capitale federale della Repubblica Federale di Germania e sede del suo governo, in questa città si decidono le sorti economiche, politiche e culturali della Germania e, ovviamente, di tutta l'Europa. Una città dai diversi volti, con una intensa vita culturale, tanti locali e tante opportunità museali.
DA NON PERDERE La Porta di Brandeburgo, fra i quartieri di Mitte e Tiergarten, è il monumento più famoso di Berlino ed è conosciuto in tutto il mondo come simbolo della città stessa e della Germania. Tra le altre principali attrattive turistiche, Alexanderplatz, la grande piazza pubblica sede centrale della rete di trasporto locale, la Torre della TV, l'edificio più alto nonché simbolo della città, la Fontana di Nettuno e il Municipio Rosso.
PERCHE' NON ANDARCI Nei primi tre mesi dell'anno le temperature sono molto basse e piove spesso. Meglio aspettare i mesi da maggio ad agosto, ma armatevi comunque di impermeabile e ombrello: qui pioviggina anche d'estate.
COSA NON COMPRARE Impossibile non imbattersi almeno una volta, mentre effettuate i vostri giri "gadgetistici", in uno dei tantissimi orsi di peluche che ricordano la capitale tedesca. Sì, saranno banali, sicuramente, ma molto meglio dei poco probabili pezzi del muro di Berlino venduti come souvenir. O, ancora peggio, dei cappelli da generale nazista. Pessimi.