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Bari Puglia scoperta archeologia

Bari, scoperti i resti di una donna di 2400 anni fa

La città pugliese riserva sempre delle sorprese

Panorama di Bari
©iStockphoto
Veduta panoramica di Bari
PERCHE' SE NE PARLA
Scoperta un'antica necropoli greca vicino Bari. Forse risalente al 4° secolo a.C., è stata rinvenuta casualmente durante i lavori per la realizzazione di un giardino pubblico in via Manzari, a Ceglie del Campo. Erano qui presenti numerose tombe a fossa, risalenti tra il V e il III secolo a.C. Purtroppo erano già vuote, saccheggiate da scavi illegali avvenuti nel passato. Soltanto una di queste, con una camera funeraria di proporzioni più monumentali, è stata ritenuta particolarmente interessante. Questa comprendeva una donna in posizione semi-contrattuale di 2400 anni fa. Accanto a lei un insieme di vasi figurati e terrecotte di eccezionale fattura.

PERCHE' ANDARCI
Per un tour essenziale della città di Bari non si può non partire dalla Basilica di San Nicola, uno dei più pregevoli esempi di architettura romanico-pugliese, la cui costruzione, iniziata nel 1087 per conservare le Ossa di S. Nicola, fu terminata nel 1197. Si prosegue poi verso il Castello Svevo, costruito da Federico II, su preesistente struttura normanna, e con la bellissima Cattedrale, ottimo esempio di romanico-pugliese del sec. XII. 

DA NON PERDERE
Si crede che Ceglie fosse fondata dai Peuceti e poi passata ai Greci. Del suo passato rimane, all'interno del centro storico, un castello forse risalente all'XI secolo, inglobato nei secoli posteriori da case d'abitazione. Questo diede rifugio ai cittadini baresi che nel 1156 fuggivano dall'assedio di Guglielmo I di Sicilia il Malo, oltre che ricovero per persone aggredite dai predoni fino a tutto il Trecento. Inoltre c'è la sua imponente torre normanna, alta quasi trentacinque metri.

PERCHE’ NON ANDARCI 
Facile da raggiungere, tra treni e aeroporto, e bella da visitare. Ma d'estate la città si svuota, a vantaggio dei centri limitrofi che si affacciano sul mare. Poco male, Bari merita una bella visita. Ma passarci un intero weekend potrebbe essere eccessivo.
 
COSA NON COMPRARE 
Le saliere decorate a mano e i piccoli pupazzi in terracotta sono tra i ricordini più gettonati tra i turisti. In vendita anche fischietti e campanelli, tutti prodotti artigianalmente. Belli anche i cesti di vimini, anche se poco agevoli da riportare a casa. Ma comunque non sono peggiori delle palle di neve: quelle non le batte nessuno. 
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