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Barbados, prima i maiali o i pionieri?

L'archeologo Christina Giovas ha scoperto la mascella di un pecari, mammifero sudamericano effettivamente simile a un maiale selvatico 

Barbados, Caraibi
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Barbados, Caraibi
PERCHE' SE NE PARLA
Ci si chiedeva da tanto tempo se l'isola Barbados fosse stata abitata prima dai maiali o dai pionieri. I primi colonizzatori inglesi arrivati sull'isola risalgono al 1627 e sembra, infatti, abbiano incontrato qui un branco di maiali selvaggi. Ora la risposta c'è, e potrebbe essere quella definitiva. Ebbene, l'archeologo Christina Giovas ha scoperto la mascella di un pecari, mammifero sudamericano effettivamente simile a un maiale selvatico. Dopo un'attenta analisi, si è scoperto che l'animale in questione era vissuto tra il 1645 e il 1670. Quindi i ricercatori sono arrivati a scoprire che questo animale era stato introdotto, probabilmente dalle navi spagnole o portoghesi che passavano dall'isola nel XVI secolo, per sostenere l'alimentazione dei futuri marinai in visita. E hanno sottolineato, infine, che questo non era in realtà un maiale.  

PERCHE' ANDARCI
Bridgetown è una città portuale e la capitale delle Barbados. The Garrison è una delle otto zone di conservazione del patrimonio culturale dell'isola e rappresenta un'epoca molto distinta della storia coloniale militare. All'interno del recinto di questo sito, ci sono centoquindici edifici elencati. La combinazione di Historic Bridgetown e il suo Garrison rappresenta una collezione degna di storia, architettura coloniale e vernacolare e buoni elementi dell'arte e della scienza dell'urbanistica.

DA NON PERDERE
Ecco le quattro attrazioni da non perdere. Innanzitutto il Museo del Parlamento, la cui architettura neogotica ti colpirà sin dal ponte di Chamberlain. L'edificio ospita il terzo parlamento più antico del Commonwealth delle Nazioni dopo Gran Bretagna e Bermuda. Imperdibile anche la sua Galleria degli Eroi. Si procede con una visita al Blackwoods Screw Dock, per scoprire il ricco patrimonio culturale locale tra manufatti, mostre e foto. Raggiungete poi la Sinagoga Nidhe Israel, la Sinagoga ebraica consacrata più antica nell'emisfero occidentale, costruita nel 1654. Con tanto di museo aperto in loco. Terminiamo, ma ovviamente ci sarebbero tante altre cose da dire e da fare, con le gallerie del Museo Barbados e della Società Storica, ospitate negli edifici della prigione militare del XIX secolo.

PERCHE’ NON ANDARCI 
Barbados è la parte più orientale delle Antille. E, si sa, ha un clima tropicale, caldo tutto l'anno, appena più fresco e quindi più piacevole nel periodo dicembre-aprile, mentre è un po' più caldo e afoso da maggio a ottobre. Ma qui le piogge avvengono tutto l'anno soprattutto sotto forma di rovescio o temporale, e dunque non riducono più di tanto le ore di sole, che rimangono sufficienti tutto l'anno, tranne quando l'isola viene raggiunta dalle tempeste tropicali e dagli uragani. Questi ultimi sono più probabili da agosto ad ottobre, come in tutti i Caraibi.
 
COSA NON COMPRARE 
L'isola è rinomata per lo shopping duty-free, e quindi è possibile acquistare gioielli costosi e oggetti di design con sconti del 30-50% rispetto a Europa, Stati Uniti e altre parti del mondo. Per lo shopping autoctono, invece, immergiti in alcuni mercati animati, tra frutta esotica, pesce sfilettato e prodotti biologici. Bellissime le maracas e le maschere tribali, poi stoffe e borse realizzate a mano. In vendita anche i souvenir legati a Rihanna, nata proprio qui. Decisamente evitabili.
Saperne di più su IL LUOGO DEL GIORNO
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