PERCHE' SE NE PARLA
Scoperte nell’area di Scopeto interessanti e preziosi rinvenimenti archeologici. Si tratta di frammenti di vasi preistorici e di resti fittili di epoche più tarde, quali embrici o coppi, orli di olle e di altri contenitori, resti di ceramica aretina e parti di anfore riferibili ai tipi Keay LI. In particolare la presenza di materiali di epoca romana potrebbe essere collegabile alla villa dei Domizi Enobarbi di Giglio Porto. Il responsabile della scoperta, il professor Mario Brandaglia, spiega che "l’attenzione è stata rivolta alla zona tra le Serre e Cavallo/Scopeto, ove sono allocate delle strutture architettoniche di forma sia circolare che rettangolare, possibili fondi di capanne o di enigmatiche recinzioni, se non anche di eventuali fortificazioni".
Scoperte nell’area di Scopeto interessanti e preziosi rinvenimenti archeologici. Si tratta di frammenti di vasi preistorici e di resti fittili di epoche più tarde, quali embrici o coppi, orli di olle e di altri contenitori, resti di ceramica aretina e parti di anfore riferibili ai tipi Keay LI. In particolare la presenza di materiali di epoca romana potrebbe essere collegabile alla villa dei Domizi Enobarbi di Giglio Porto. Il responsabile della scoperta, il professor Mario Brandaglia, spiega che "l’attenzione è stata rivolta alla zona tra le Serre e Cavallo/Scopeto, ove sono allocate delle strutture architettoniche di forma sia circolare che rettangolare, possibili fondi di capanne o di enigmatiche recinzioni, se non anche di eventuali fortificazioni".
PERCHE' ANDARCI
Arezzo è una città straordinariamente antica, è stata fondata ancora prima di Alessandria d’Egitto. I primi indizi di presenza umana nel territorio risalgono a 150 000 a.C. Gli affreschi di Piero della Francesca nel Duomo valgono da soli una visita nella città. Accanto alle sue bellissime torri medievali, si ergono l'imponente Loggiato Vasariano, il Palazzo della Fraternita dei Laici e l'abside della Pieve di Santa Maria. Nella Basilica di San Domenico si conserva la croce dipinta di Cimabue. Da non perdere Piazza Grande, su cui si affacciano alcuni caratteristici edifici medievali. Qui, nei mesi di giugno e settembre, si svolge la Giostra del Saracino.
Arezzo è una città straordinariamente antica, è stata fondata ancora prima di Alessandria d’Egitto. I primi indizi di presenza umana nel territorio risalgono a 150 000 a.C. Gli affreschi di Piero della Francesca nel Duomo valgono da soli una visita nella città. Accanto alle sue bellissime torri medievali, si ergono l'imponente Loggiato Vasariano, il Palazzo della Fraternita dei Laici e l'abside della Pieve di Santa Maria. Nella Basilica di San Domenico si conserva la croce dipinta di Cimabue. Da non perdere Piazza Grande, su cui si affacciano alcuni caratteristici edifici medievali. Qui, nei mesi di giugno e settembre, si svolge la Giostra del Saracino.
DA NON PERDERE
Scopeto, borgo rurale fortificato che si affaccia su Siena, deve il suo nome per i boschi di Erica Scoparia il cui legname veniva utilizzato per costruire le scope. All’interno del piccolo borgo si trovano diversi edifici, tra cui la villa, una torre con basamento a scarpa, di cui si ha notizia fin dal 1543 e la cappella di San Bartolomeo. Questa località è già ricordata in un documento del 1079.
Scopeto, borgo rurale fortificato che si affaccia su Siena, deve il suo nome per i boschi di Erica Scoparia il cui legname veniva utilizzato per costruire le scope. All’interno del piccolo borgo si trovano diversi edifici, tra cui la villa, una torre con basamento a scarpa, di cui si ha notizia fin dal 1543 e la cappella di San Bartolomeo. Questa località è già ricordata in un documento del 1079.
PERCHE’ NON ANDARCI
Arezzo è tra i venti luoghi più belli d'Italia: a dirlo è stato El Viajero, il supplemento viaggi di El Pais. Una terra, tra città e provincia, davvero bella. Eppure, purtroppo, è una delle località meno "turistiche" della Toscana. Ma più per disinformazione che per demerito...
Arezzo è tra i venti luoghi più belli d'Italia: a dirlo è stato El Viajero, il supplemento viaggi di El Pais. Una terra, tra città e provincia, davvero bella. Eppure, purtroppo, è una delle località meno "turistiche" della Toscana. Ma più per disinformazione che per demerito...
COSA NON COMPRARE
La città di Arezzo è molto famosa per l'attenzione alla lavorazione dell'oro e all'antiquariato. Da Sansepolcro, Cortona, Pieve Santo Stefano e Anghiari nascono alcuni dei gioielli più belli del mondo. Nel Casentino forte anche l'attenzione per il ferro battuto e per l'intreccio di vimini. In vendita, ahimè, anche piatti di pasta "tradizionali" che di locale non hanno niente. Attenzione alle etichette!
La città di Arezzo è molto famosa per l'attenzione alla lavorazione dell'oro e all'antiquariato. Da Sansepolcro, Cortona, Pieve Santo Stefano e Anghiari nascono alcuni dei gioielli più belli del mondo. Nel Casentino forte anche l'attenzione per il ferro battuto e per l'intreccio di vimini. In vendita, ahimè, anche piatti di pasta "tradizionali" che di locale non hanno niente. Attenzione alle etichette!