PERCHE' SE NE PARLA
E' stata scoperta ad Alessandria una nuova collezione di reperti risalenti all'epoca greca e romana. Il segretario generale del Consiglio supremo delle antichità, Mostafa Waziri, ha confermato che si tratta di una "scoperta unica", perché il sito era "utilizzato a fini industriali e commerciali". Uno degli elementi più importanti di tali reperti archeologici è un insieme di muri interconnessi con particolari metodi di costruzione e di progettazione. Alcuni costruiti con pietre non simmetriche. Mentre altri con pietre tagliate con cura. Si tratta, secondo gli esperti, di alcuni forni utili per la preparazione del cibo, data la presenza di ossa di pesci. Durante la prima fase degli scavi sono stati trovati anche un cimitero e una fontana.
PERCHE’ ANDARCI
Alessandria è una delle più antiche e famose città dell’Egitto. E' il principale porto egiziano, nonché la seconda città più grande del paese, con un litorale di circa 20 chilometri. Famosa come la "perla del Mediterraneo", tra le attrattive più interessanti troviamo le catacombe di Kom el-Shouqafa, le rovine subacquee di Montazah e Maamoura, la moschea Abu al-Abbas al-Mursi e la cattedrale copta di San Marco.
DA NON PERDERE
Vicino Alessandria, a circa 50 km da Alessandria, si trovano Borg El-Arab e Abu-Mina. Queste ospitano luoghi di grande interesse storico, quali il monastero di San Mena e la necropoli romana a Borg El-Arab.
PERCHE’ NON ANDARCI
Il Paese è stato oggetto negli ultimi anni di nuovi attentati terroristici, anche con numerose vittime, prevalentemente contro luoghi di culto, obiettivi istituzionali e forze di sicurezza. Si raccomanda quindi di evitare i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dai resorts situati a Sharm el-Sheik, sulla costa continentale del Mar Rosso, nelle aree turistiche dell'Alto Egitto e di quelle del Mar Mediterraneo.
COSA NON COMPRARE
Cammelli di peluche, piramidi con polvere dorata, calendari con 12 papiri, arazzi e cuscini, lampade e collanine di plastica, ciondoli chiave della vita e testa di Nefertiti in argento. E poi c'è il narghilè: tanto bello quanto rischioso da portare in viaggio. A meno che non vogliate regalarne i cocci.