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Alaska Dna nativi americani 

Alaska, il DNA di una bimba riscrive la storia americana

I test genetici rivelano che è esistito un gruppo di Nativi Americani finora sconosciuto

Alaska
istockphotos
Tanana River
PERCHE’ SE NE PARLA
Nel 2013 in Alaska, presso la Tanana River Valley, sono stati trovati i resti di una neonata vissuta (per sole sei settimane) circa 11.500 anni fa. Ma solo oggi, dopo anni di test e studi, è emerso il tesoro prezioso di informazioni che quella piccola mummia custodiva: il suo DNA appartiene ad una popolazione sino ad ora mai conosciuta. Denominati ‘antichi Beringiani’, si tratta di un ceppo di Nativi Americani che gli studiosi non avevano mai individuato. Scoperta che a sua volta ha portato ad ulteriori rivelazioni, o perlomeno ad ulteriori ipotesi sulle linee di discendenza dei Nativi Americani. Le popolazioni di ceppo Eurasico attraversarono lo stretto di Bering durante una glaciazione, per poi stabilirsi nel continente americano. Qualcuna migrò verso sud, qualcuna rimase a nord e addirittura in Alaska, come gli antichi Beringiani. Per gli studiosi, capire come, quando, in che momento si divisero, è importantissimo per comprendere la storia delle civiltà americane. E questa scoperta potrebbe essere di fenomenale portata.
 
PERCHE’ ANDARE
Fare un viaggio in Alaska non è tanto andare alla scoperta delle sue antiche popolazioni, quanto immergersi in uno scenario naturalistico che non ha eguali sul pianeta. Ma se vi interessa in modo particolare la preistoria, il sito dove è stata rinvenuta la bambina della ricerca sopra citata è chiamato Upward Sun River, e vi sono resti di strutture che evidenziano la presenza degli insediamenti umani più antichi nella regione artica e sub-artica. 
 
DA NON PERDERE
Non si tratta di luoghi facilmente raggiungibili dall'Italia, ma la valle del Tanana River, che lambisce il sito archeologico, si estende per molti chilometri, alcuni dei quali punteggiati di deliziosi lodge dove fare base per poi dedicarsi alle escursioni e alle attività all’aperto.
 
PERCHE’ NON ANDARE
E’ un viaggio molto dispendioso, sia per arrivare, che per muoversi, dormire, mangiare, affittare attrezzatura. Inoltre, il sogno naturalistico della valle del Tanana River è sempre più minacciato dall’urbanizzazione che si avvicina a passi da gigante. Il turismo deve essere responsabile e non incentivare il danneggiamento dell’ecosistema.
 
COSA NON COMPRARE
I pacchetti di tour che non assicurano un’altissima soglia di attenzione verso la natura. 
Saperne di più su IL LUOGO DEL GIORNO
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