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Torino Piemonte Luoghi Liberazione Jazz Festival 2016

A Torino per festeggiare la Liberazione

Un percorso attraverso i luoghi simbolici della lotta e delle attività insurrezionali: dallo scalo ferroviario al Palazzo dei Quartieri Militari di San Celso...

Torino
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PERCHE' SE NE PARLA A Torino il 25 aprile verrà ricordato con una grande festa musicale: il jazz della Liberazione, questo il titolo del festival, propone un susseguirsi di attività musicali e letture significative in alcuni "luoghi simbolo della memoria", dislocati in spazi cittadini densi di significati storici. A simboleggiare la ricorrenza ci saranno le brevi esibizioni dell'Orchestra dixieland viaggiante, ospitata a bordo di mezzi militari d'epoca. A chiudere la giornata sarà il concerto pomeridiano che si svolgerà, sotto il porticato dei Palazzo di San Celso, legandosi alle attività previste dagli Istituti ospiti. Le attività musicali, le letture e le realizzazione tecnica della giornata sono curate dalla Associazione Ar.Co.Te.
 
PERCHE' ANDARCI Per ripercorrere la storia della lotta e della liberazione, l'organizzazione del festival propone cinque tappe. Lo scalo ferroviario rappresenta uno snodo tematico, come luogo simbolico delle lotte partigiane e per i collegamenti con la città capoluogo. L'ex stabilimento Conceria Fiorio fu uno dei centri più importanti dell'attività clandestina del CLN piemontese. L'ex stabilimento FIAT SPA, non solo fu bombardato durante il conflitto, ma ospitò attività insurrezionali organizzate dagli operai. Il Giardino del Corpo Italiano di Liberazione, in via Ventimiglia , ricorda il contributo militare alla Liberazione sia all'interno della Resistenza partigiana sia attraverso l'azione dei reparti regolari delle forze armate. Il Palazzo dei Quartieri Militari di San Celso, infine, è il centro per la salvaguardia e la trasmissione della memoria storica. 
 
DA NON PERDERE  Il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, aperto al pubblico il 30 maggio 2003 su iniziativa della Città di Torino, si dedica alla comunicazione della storia e della memoria dei valori della Resistenza. Nell'allestimento permanente un percorso multimediale interattivo conduce il visitatore in un viaggio virtuale di Torino nel decennio che va dall'approvazione delle norme antiebraiche del 1938 alla promulgazione della Costituzione repubblicana del 1948. Inaugurata in occasione dell'apertura al pubblico del Polo del '900, sarà visitabile sino al 27 novembre la mostra "Lungo un secolo. Oppressioni e liberazioni nel Novecento", alla scoperta dei grandi processi di cambiamento che hanno segnato il secolo scorso. 
 
PERCHE' NON ANDARCI Inquinamento e prezzi alti sono le motivazioni principali che disincentivano il trasferimento qui, almeno secondo molte testate giornalistiche. Ma Torino è una città bellissima, ricca di mistero: guai a non esserci mai stati.
 
COSA NON COMPRARE Per i più golosi ci sono i Gianduiotti, mentre per gli appassionati di motori c'è tutto il mercato legato alla Fiat; per gli appassionati di architettura le varie riproduzioni della Mole. Ce n'è per tutti i gusti.
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