Le Gallerie degli Uffizi, in collaborazione con l'Albertina di Vienna, dedicano fino al prossimo 25 giugno una mostra all'austriaca Maria Lassnig considerata, insieme a Louis Bourgeois e Joan Mitchell, una delle più importanti artiste della seconda metà del XX secolo. Negli ultimi anni alla Lassnig è stato sempre più spesso riconosciuto un ruolo di pioniera del movimento femminista nelle arti visive, un riconoscimento che è stato consacrato quasi al termine della sua vita, nel 2013, con l'assegnazione del Leone d'oro alla carriera dalla Biennale di Venezia.
PERCHE' ANDARE
La mostra a cura di Wolfang Drechsler espone venticinque opere, scelte nel vasto arco temporale di produzione dagli anni Sessanta del secolo scorso al primo decennio del nuovo millennio, offrendo uno spaccato significativo dell'evoluzione formale di Maria Lassnig. Essa evidenzia quanto il tema ricorrente sia stato se stessa, la sua persona intesa in senso strettamente fisico, il suo corpo. «La sua arte», come afferma Drechsler «è autoriferita, egocentrica, con opere costituite in stragrande maggioranza da autoritratti, spesso anche quando portano titoli diversi. Si tratta tuttavia di autoritratti in cui la fisionomia svolge un ruolo marginale. In queste opere il mondo esterno, visibile, funge per lo più da mero involucro per il mondo delle sensazioni interiori, e lo stesso vale anche per le opere, decisamente realistiche, degli anni newyorkesi».
DA NON PERDERE
Fra le opere in mostra segnaliamo la “Natura morta con autoritratto come sfera di vetro” (1970-1973), il celebre “A letto con una tigre” (1975), il “Doppio autoritratto con aragosta” (1979), “Woman Power” (1979) e “Di notte, quando i topi urlano” (1981). Ricordiamo infine che nel 2014, anno della sua scomparsa, il MoMA di New York dedicò Maria Lassnig una grande retrospettiva conferendole così un riconoscimento artistico universale.
Maria Lassnig. Woman Power
Fino al 25 giugno 2017
Luogo: Andito degli Angiolini, Palazzo Pitti, Gallerie degli Uffizi
Info: www.gallerieuffizimostre.it