Cerca nel sito
HOME  / gusto
lenticchie di villalba sicilia prodotti tipici ricette caltanissetta

Sicilia: Capodanno in grande con le lenticchie giganti di Villalba

In provincia di Caltanissetta il legume di Capodanno raggiunge dimensioni eccezionali, è ricco di sostanze nutritive e vanta una storia lunga più di un secolo

lenticchie legumi tavolo cucchiaio legno
©KevinDyer/iStock
Lenticchie
Immancabili su ogni tavola del cenone di Capodanno, magari accompagnate dai tradizionali zampone e cotechino, le lenticchie sono anche un alimento nutriente e gustoso che vanta numerose proprietà benefiche. Le ottime Lenticchie di Villalba, un affascinante comune della provincia di Caltanissetta, non fanno eccezione e, ormai da più di un secolo, sorprendono con il loro ottimo sapore e le dimensioni eccezionali.

LA TRADIZIONE Risalgono a più di un secolo fa le prime testimonianze scritte riguardanti la coltivazione di lenticchie grandissime nella zona di Villalba, un grazioso comune della provincia di Caltanissetta. La Lenticchia di Villalba conobbe, però, il periodo di maggiore fortuna durante il trentennio tra gli anni '30 e gli anni '60 dello scorso secolo, per poi essere progressivamente quasi del tutto abbandonata a causa della scarsa resa, del costo elevato della manodopera e della diffusione sempre più massiccia di varietà più economiche spesso provenienti dall'estero. Grazie all'attenzione del CNR di Bari, che a seguito di uno studio approfondito ne rivelò le elevate proprietà nutritive, e all'impegno di alcuni produttori che si sono riuniti in un Consorzio, a partire dagli anni '90 la lenticchia di Villalba è stata, però, finalmente riscoperta ed oggi è considerata una varietà d'eccellenza sostenuta anche dalla Fondazione Slow Food.

LA DENOMINAZIONE In attesa del riconoscimento comunitario del marchio DOP o IGP, per il quale è già stato intrapreso l'iter necessario, la Lenticchia di Villalba ha ottenuto la tutela da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che le ha inserite nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).

LE CARATTERISTICHE Il clima temperato di questa zona della Sicilia permette alla Lenticchia di Villalba, appartenente alla varietà “bionda comune”, di sviluppare caratteristiche uniche. Si tratta, infatti, di una lenticchia dal seme grande (macrosperma) classificata come supergigante. Con un seme del diametro di circa 8 millimetri è con ogni probabilità la più grande varietà coltivata. Si distingue per il colore verde e per l'elevato contenuto di ferro e proteine a cui si associa un basso tenore in fosforo e potassio. La pianta è mediamente più alta rispetto a quella delle altre varietà e, trattandosi di una specie azotofissatrice, contribuisce a migliorare la fertilità del terreno.

LA PRODUZIONE Si tratta di un ecotipo a semina autunnale che viene coltivato su terreni organizzati in file distanti circa 80 centimetri. Al momento del raccolto, che avviene alla metà di giugno, le piante vengono raggruppate in piccoli fasci e lasciate seccare all'aperto per 5-8 giorni al termine dei quali si procede, meccanicamente, alla separazione del seme. Il prodotto essiccato è reperibile per tutto l'anno.

LA CULTURA La prima testimonianza scritta della coltivazione di questo particolare ecotipo è stata offerta dallo scrittore Giovanni Mulè Bertolo che nel suo libro “Memorie di Villalba”, edito nel 1900, nomina la varietà tipica locale che, in ogni caso, era già storicamente presente sul territorio.

IN CUCINA Alimento immancabile in ogni cenone di San Silvestro che si rispetti, la lenticchia è anche un legume particolarmente nutriente e sostanzioso che si rivela un prezioso ingrediente per numerosi piatti invernali che spaziano dai primi, sino ai contorni e ai piatti unici. Questo ecotipo, dalle ottime proprietà nutritive non fa eccezione, purchè si tenga presente che, a causa delle sue dimensioni, richiede un tempo di cottura più lungo (circa un'ora).

La ricetta: Zuppa di lenticchie e salsicce. Ingredienti: 250 grammi di lenticchie, 400 grammi di salsicce, 250 millilitri di passata di pomodoro, una cipolla, una carota, una costa di sedano, prezzemolo, brodo vegetale. Lasciate a bagno le lenticchie per un paio d'ore. Nel frattempo pulite e sminuzzate la cipolla, la carota, il sedano ed il prezzemolo. Trasferite le lenticchie e gli odori in una pentola abbastanza capiente, poi aggiungete la passata di pomodoro, due dadi da brodo (o la corrispondente quantità di brodo granulare) e una quantità di acqua sufficiente a ricoprire tutti gli ingredienti. Cominciate a cuocere a fuoco medio, bucherellate le salsicce con i rebbi di una forchetta poi, una volta raggiunta l'ebollizione, aggiungetele alle lenticchie intere o tagliate a pezzetti. Lasciate cuocere per circa un'ora o comunque fino a che la zuppa non avrà raggiunto il livello di densità desiderato, mescolando di tanto in tanto, soprattutto nella fase finale della cottura, quando il liquido si sarà ritirato. Nel caso le lenticchie non si fossero ancora sufficientemente ammorbidite, allungate con dell'acqua e continuate e cuocere. Correggete, se necessario, di sale e, se lo gradite, insaporite con una spruzzata di pepe, poi servite in tavola ben caldo accompagnando, magari, con croccanti crostini di pane.

IL TERRITORIO Adagiata nell'entroterra siciliano a 50 chilometri da Caltanissetta e circa 100 da Palermo, Villalba è un comune che sorge su un territorio popolato, sin da epoca romana, da numerose colonie agricole. Deve il suo nome al colore chiarissimo dei suoi edifici. Vale la pena concedersi una piacevole passeggiata lungo il corso principale, via Nicolò Palmieri, costeggiato da oleandri, magnolie, e cespugli di “belle di notte” dai colori variopinti, e raggiungere le numerose cappelle votive erette ai margini del paese, mistici luoghi di preghiera nonché meta di pellegrinaggi e processioni. Tra i più affascinanti luoghi di culto che punteggiano il territorio, meritano una vista la suggestiva Cappella del Calvario, posta su una collina lasciata incolta tutto l'anno in maniera tale che a Pasqua si ricopra di erba, la Chiesa Madre di San Giuseppe e quella dalla Concezione. Da non perdere una passeggiata sulle Serre di Villalba fino a Cozzo Pirtusiddu, a 900 metri di altitudine, dal quale si gode di una vista mozzafiato sul territorio circostante.

Altre ricette:
Bocconotti di Mormanno
Pizza con mozzarella di bufala, soppressata di Gioi e finocchietto
Pasta e broccolletti di Anguillara Sabazia

Leggi anche:
Sicilia: 8 cose da sapere sulla Carota Novella di Ispica
La lenticchia che nasce sui piani carsici di Castelluccio
Capodanno italiano: lenticchie e cotechino

CONSIGLI PER IL WEEKEND
I PIU’ BEI MONUMENTI ITALIANI DA VISITARE
Saperne di più su GUSTO
Correlati per regione
Seguici su:
Le Offerte della Settimana
Altri luoghi da visitare
Chi siamo | Privacy | Cookie policy | Copyright © 2019 GEDI Digital S.r.l. Tutti i diritti riservati