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L'estate mantovana ha il gusto del melone IGP

Il melone è un eccellenza della tradizione agroalimentare mantovana sin dal XV secolo

melone fette spicchi cucurbitacee metà frutta
©pjohnson1/iStock
Meloni a pasta arancione
Quando si parla di melone viene subito in mente l'estate. La sua dolcezza e la freschezza conquistano il palato di grandi e piccini. L'Italia vanta una ricca produzione di questo frutto che raggiunge livelli d'eccellenza nel Mantovano dove le condizioni pedoclimatiche garantiscono lo sviluppo delle migliori qualità del frutto.

LA TRADIZIONE
La coltivazione della melone nel Mantovano vanta una tradizione particolarmente antica documentata sin dal XVI secolo quando, proprio nel capoluogo lombardo, San Carlo Borromeo donò alla Confraternita di Santa Croce un oratorio dedicato a “Santa Maria del melone”, nella centralissima via Cavour in prossimità della famosa piazza Sordello. Sebbene l'Oratorio nel XIX secolo cessò di esistere per essere trasformato niente meno che in una stalla, la cultura del melone era ormai ben radicata nel territorio ed anzi, da allora, conobbe un notevole sviluppo legato all'introduzione delle nuove tecniche di innesto erbaceo messe a punto dal Centro Ricerche del polo chimico (ex Montedison) della città, destinate a diffondersi in diverse zone d'Italia nel corso degli anni '70 dello scorso secolo, delle quali la coltivazione melone viene considerato un elemento trainante.

LA DENOMINAZIONE
Il Melone Mantovano ha ottenuto il riconoscimento Igp nel maggio del 2013.

LE CARATTERISTICHE
Ciò che di fatto contraddistingue il melone mantovano sono il sapore e l'aroma caratteristico che presenta un particolare odore di fungo e di polpa di anguria, una nota di tiglio e zucchino, oltre alla polpa consistente, fibrosa e succosa, di un bel colore giallo-arancio che tende sino al salmone. Il melone retato, tipologia “Supermarket”, è quello che domina il mercato interno italiano con una percentuale di diffusione pari al 70% per il quale il peso viene considerato il miglior parametro qualitativo. In proporzione alle dimensioni, infatti, un melone molto pesante si rivela in gene ricco di zuccheri. Il melone liscio, tipologia “Tamaris”, viene coltivato quasi esclusivamente nell’areale mantovano e destinato a nicchie di mercato che prediligono il gusto in rapporto all'aspetto. Avendo, infatti, un gusto particolarmente aromatico, è il più utilizzato nelle cucine dei ristoranti dagli Chef.

LA PRODUZIONE
La zona di produzione del Melone Mantovano I.G.P., comprende diversi Comuni tra le Province di Mantova, Cremona, Modena, Ferrara e Bologna il cui clima è caratterizzato da inverni freddi ed estati calde e umide, con una certa uniformità delle temperature, favorendo lo sviluppo della pianta e di una regolare fioritura e produzione di frutti. La coltivazione viene effettuata sia in serre-tunnel e tunnellini sia in pieno campo, in modo tale da garantire un periodo di raccolto molto prolungato, che comincia con la seconda decade di maggio per protrarsi, in caso di condizioni climatiche particolarmente favorevoli, sino anche all’inizio di novembre.

LA CULTURA
La coltivazione del melone in questi territori e documentata si da epoca antica, basti pensare che le prime testimonianze della sua produzione risalgono alla fine del Quattrocento, quando, in alcuni scritti dell'archivio Gonzaga, vengono riportate notizie dettagliate degli “apprezzamenti destinati ai meloni provenienti da queste terre”.

IN CUCINA
L'ottimale grado zuccherino di questo melone lo rende un ottimo accompagnamento per il prosciutto crudo e un delizioso ingrediente per arricchire insalate e freschi piatti estivi. Vale, comunque, la pena provarlo anche scottato alla brace e condito con sale, olio e pepe oppure in abbinamento alla carne.
La ricetta. Burrata, vetro di melone, battuta di manzo e speck. Ingredienti: 200 g burrata Campana DOP, 50 g filetto di manzo battuto a crudo, 300 g Melone Mantoano IGP, 200 g Speck Alto Adige IGP, 20 g zucchero a velo, olio evo, sale, pepe, 50 g albume, insalatina mista a piacere
Frullare il melone con l’albume e lo zucchero a velo. Ricoprire una placca da forno con carta da forno e stenderci in modo uniforme il composto. Farlo asciugare nel forno a 50° per 2 ore. Nel frattempo condire la carne di manzo con olio, sale e pepe. Condire la burrata con olio, sale e pepe. Impiattare il tutto a piacere, guarnire con l insalatina, il vetro di melone e lo speck.

IL TERRITORIO
Mantova è una delle grandi città d'arte e di tradizione di cui si può fare vanto l'Italia. A città ha una storia di enorme spessore e in particolare viene ricordata per il governo della casata dei Gonzaga che è durato, dal trecento, quasi quattrocento anni, apportando meravigliosi miglioramenti infrastrutturali e ospitando artisti che con le loro opere sono stati per i secoli avvenire un vanto della città.
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